Mirella Gregori è scomparsa a Roma all’età di 15 anni. Era il 7 maggio del 1983. Da allora il suo caso – spesso intrecciatosi con quello di Emanuela Orlandi, la “ragazza vaticana” – ha attirato su di sé ombre e misteri, senza arrivare a una risoluzione.

Ne hanno parlato Fabio Camillacci e Gabriele Raho nell’ultima puntata di “Crimini e Criminologia” andata in onda su Cusano Italia Tv insieme alla sorella della giovane, Maria Antonietta Gregori, e al legale che assiste la sua famiglia, l’avvocato Nicodemo Gentile, presidente di Penelope Italia.

Mirella Gregori scomparsa a Roma, l’appello della sorella Maria Antonietta

“Ci sono dei punti fondamentali legati alla scomparsa di mia sorella. Non capisco perché la Procura di Roma non li prenda in considerazione. Per questo, con il nostro avvocato Nicodemo Gentile stiamo lavorando a un memorandum di cose che a breve dovrebbero portare alla riapertura dell’inchiesta”, ha dichiarato Maria Antonietta Gregori.

E ha aggiunto: “Intanto sono contenta che sia arrivato il ‘sì’ del Senato alla Commissione parlamentare d’inchiesta Orlandi-Gregori, perché per noi ormai è l’ultima speranza, l’ultima spiaggia. Io personalmente ho grandi aspettative sul lavoro che potrà fare questa Commissione. Anzi, lancio un appello a coloro che ne faranno parte: io sono disposta a essere subito ascoltata per aiutare a capire che fine ha fatto Mirella”.

“Credo sia importante ascoltare anche Sonia De Vito del bar sotto casa nostra su via Nomentana – ha proseguito -, perché Sonia è l’ultima persona ad aver visto Mirella prima della scomparsa, è l’ultima persona ad aver parlato con mia sorella e per ben due volte: prima di salire a casa e quando è riscesa dopo la citofonata del fantomatico Alessandro“.

“Il fulcro della storia è tutto lì ed è da lì che bisogna ripartire. Sonia non può non sapere; e andrebbe sentito bene anche Alessandro, compagno di scuola di Mirella alle medie che si è più volte contraddetto, ci sono tanto di verbali a testimoniarlo. Così come furono contradditorie le dichiarazioni degli amici di Alessandro. Davanti a queste telecamere e questi microfoni voglio ribadire il mio appello: chi sa parli!”, ha detto ancora la donna, che da oltre quarant’anni spera di poter rivedere la sorella. Così come ci speravano la madre e il padre, che dal 1983 fino alla loro morte per Natale avrebbero sempre apparecchiato la tavola anche per lei.

Le dichiarazioni dell’avvocato Nicodemo Gentile

Riprendendo le parole di Maria Antonietta Gregori, anche l’avvocato Gentile, intervistato dai giornalisti Camillacci e Raho, ha parlato di una possibile riapertura del caso della 15enne. “Abbiamo depositato di recente presso la Procura di Roma una memoria, ricca di elementi utili per far luce sulla scomparsa di Mirella Gregori. Si tratta di una serie di tracce che potrebbero impegnare la Procura a presentare una richiesta di riapertura delle indagini al gip”, ha detto.

E ha aggiunto: “Al momento non abbiamo ancora notizie circa una riapertura formale dell’inchiesta, ma confidiamo di avere presto novità importanti. Siamo fiduciosi. Così come siamo fiduciosi sul lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta; in tal senso, da molti partiti e parlamentari abbiamo avuto segnali positivi e rassicurazioni che ci fanno ben sperare, visto che questa Commissione sarà costituita anche da tecnici e persone competenti”.

“Bisogna capire se esiste un legame tra Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, cioè se esistono dei contatti tra le due vicende”, ha concluso, facendo anche riferimento alla lettera anonima sulla “ragazza vaticana” arrivata alla redazione di Radio Cusano Campus. L’autore, infatti ” fa riferimento a un ‘bar d’Oro’ che ricorda il bar ‘Coppa d’Oro’ della famiglia Gregori – ha ricordato -. Credo che questo passaggio sia molto importante visto che all’epoca quel bar fu attenzionato dai presunti rapitori di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori”.