Il Bologna di Thiago Motta viaggia a ritmi velocissimi, ma questo l’avvocato Dario Canovi non lo sta sorprendendo. Anzi, gli offre ulteriori conferme. Figura storica e di riferimento dei procuratori sportivi, non ha mai avuto dubbi sul mister. Vedeva quel giovane Thiago, e già sapeva che avrebbe fatto carriera: “Era dotato già da piccolo di grande determinazione e sensibilità. E’ stato uno dei giocatori più intelligenti che io abbia mai assistito”.

Ecco perchè non si stupisce dei risultati che sta ottenendo ora con il Bologna. Quarto posto per i felsinei, che ad oggi vorrebbe dire Champions League. “In lui vedo quello che vedi in Guardiola“, afferma sicuro Canovi, che in esclusiva a Tag24 ha parlato del tecnico italo-brasiliano.

Bologna pazzo di Thiago Motta. Canovi: “In lui vedo Guardiola. Diventerà uno dei più grandi”

Il Bologna e Thiago Motta sono un tutt’uno. La vittoria contro la Salernitana, ma l’inizio di stagione in generale, hanno dato conferme in merito. E il segreto è uno solo per Dario Canovi: “E’ una persona corretta e onesta, aperta con chiunque“. Un motivo che ha permesso al mister di poter essere ben visto da tutti. I risultati lo dimostrano.

D: Avvocato, lei che lo conosce da tanto tempo, è rimasto sorpreso da questo Thiago Motta?

R: “A settembre lo avevo già detto che il Bologna avrebbe fatto bene. Come minimo mi aspetto il colpo Europa”.

D: Cosa c’è di quel giovane ragazzo che ha conosciuto in questo Bologna?

R: “La grande intelligenza, e grande sensibilità. È stato uno dei giocatori più intelligenti che io abbia mai assistito”.

D: Intelligenza mista ad aggressività suo marchio di fabbrica. Ce l’ha sempre avuta quest’ultima, oppure è migliorata nel tempo?

R: “In campo non era sicuramente un remissivo. Mi ricordo anche di un botta e risposta tra lui ed Ibrahimovic, tanto per far capire che tipo fosse. Dimostrava già di avere un carattere niente male. Thiago è uno che non conosce la parola arrendersi”.

Un futuro roseo

Un lavoro quello di Thiago Motta con il Bologna che non sta passando inosservato, mostrando già doti di allenatore durante la sua carriera da calciatore secondo Canovi.

D: Aveva già intravisto le doti dell’allenatore nel Thiago Motta giocatore?

R: “Già avevo detto, quando giocava al Psg, che quando avrebbe smesso di giocare sarebbe diventato nel breve tempo uno dei cinque allenatori più forti al mondo, e ne sono sempre più convinto. Se è pronto per una big? Lo era già prima”.

D: A chi lo paragona?

R: “Vedo in lui quello che vedo in Guardiola. Hanno lo stesso carattere, nel senso che hanno un rapporto corretto con i giocatori, un grande spirito di convincimento, ciò che rende forte proprio Guardiola. Thiago è capace a convincere che ciò che stanno facendo è giusto. E’ uno molto corretto e onesto con i giocatori, loro sanno che gioca chi se lo merita, chi ha dimostrato nella settimana di aver dato tutto quello che aveva.

D: Chiarezza prima di tutto.

R: “Non credo possa esserci un giocatore che possa dire che Thiago Motta lo abbia fregato, è sempre stato sincero con tutti. Anche giocatori che magari all’inizio facevano fatica con lui, impegnandosi hanno avuto modo di farlo ricredere, così da risultare importanti anche per lui. È sempre trasparente. Tipo con Arnautovic. L’anno scorso si parlava di scontri tra i due, ma non ne hanno mai avuti. Quando l’austriaco andò all’Inter, e gli chiesero di Thiago Motta, lui rispose che era un grande allenatore”.

Voglia di crescere

Neanche a dire che Thiago Motta si sia scoperto solamente adesso. Sin dalle giovanili del Paris Saint Germain aveva dimostrato di avere idee chiare, Bologna ha confermato tutto questo. Tant’è che il Napoli ci fece un pensierino prima di virare su Rudi Garcia. Questo perchè è stato Motta a dire di no.

D: Ha avuto la possibilità di abbracciare una big, ma ha deciso di continuare con il Bologna. Si è voluto concedere un anno in più per crescere o per altri motivi secondo lei?

R: “Semplicemente ha un contratto con il Bologna, e lui li rispetta. Quando andò via dallo Spezia fu perché entrambe le parti decisero così attraverso la risoluzione. Rinunciò a parecchi soldi, mentre i suoi collaboratori invece li presero. Così come ha fatto con il Genoa quando venne esonerato. Questo dimostra che tipo di persona è Thiago Motta”.

D: Vedremo un Thiago Motta che potrà vincere qualcosa di importante?

R: “Gli ho sempre detto di non farmi morire prima di vederlo vincere qualcosa di importante (ride). Perché sono convinto che lui è uno da Champions League. Sono 50 anni che faccio calcio, ho commesso tanti errori, ma su Thiago non ho nessun dubbio e non lo avrò mai. Racconto un episodio: lui allenava le giovanili del Paris Saint Germain, aveva un gruppo molto giovane. A settembre cominciò la Youth League, il primo match fu contro il Liverpool, lui allenava da poco. La partita finì 5-2 per gli inglesi. Andai a vedere poi la partita di ritorno a novembre, il Psg vinse 2-0. Se uno in due mesi riesce a trasformare così una squadra c’è poco da dire”.

D: Sogno Champions possibile?

R: Io spero molto che Thiago arrivi in Champions. Per me arriva sicuramente in Europa, da vedere poi quale sarà. Se non ci fossero stati anche determinati episodi a sfavore, adesso il Bologna avrebbe anche qualche punto in più. Questa è un’altra sua capacità, trova forza anche in situazioni negative. Riesce ad unire il gruppo ancor di più. Questo è da uomo estremamente intelligente”.