Si surriscalda il dibattito politico in Spagna: protagonisti del dibattito sono Santiago Abscal, leader del partito di estrema destra Vox, e Pedro Sanchez, il premier spagnolo. Il primo, a margine della sua visita in Argentina per congratularsi col nuovo presidente Javier Milei, ha usato parole molto forti contro Sanchez: “Verrà il giorno in cui il popolo vorrà impiccare Sanchez per i piedi“.

Abascal ha criticato il premier spagnolo per la sua spregiudicatezza e per l’uso distorto dei sondaggi, che avrebbe inciso negativamente sull’affluenza alle ultime elezioni politiche. Sanchez ha risposto definendo “Vox partito dell’odio“.

Abascal, gravissime accuse contro Sanchez: “Il premier non ha principi morali, è spregiudicato”

Dopo l’attentato che coinvolse il fondatore di Vox, Vidal-Quadras, agli inizi di novembre, per il partito di Santiago Abascal continuano le polemiche contro il governo guidato da Pedro Sanchez. Abascal aveva fatto affidamento sul Partito Popolare di Alberto Núñez Feijóo, che dopo le recenti elezioni politiche aveva tentato senza successo di formare un governo di destra.

Il re Felipe VI affidò quindi l’incarico ai socialisti di Pedro Sanchez, che ha considerato come necessario l’arginare l’estrema destra rappresentata da Vox. Il mancato sfondamento in termini di voti ha angustiato Abascal ed i suoi alleati europei (specie Giorgia Meloni): il modo migliore per tenere alta l’attenzione mediatica sul partito quindi è stato l’accendere continuamente il livello del dibattito politico.

Un nuovo capitolo si è aggiunto oggi, mentre Abascal era in visita in Argentina per congratularsi col neo eletto presidente Milei. Intervistato da Clarìn, il leader di Vox ha detto:

Il PP ha promosso falsi sondaggi che dicevano che era vicino alla maggioranza assoluta e che Vox sarebbe stato necessario. Questo ha portato tante persone a non andare a votare, hanno condotto una campagna disastrosa in cui hanno demonizzato Vox, hanno teso la mano ai socialisti, hanno pubblicato falsi sondaggi e il risultato è quello che è.

Su Sanchez il giudizio è nettamente negativo, sfociando infine in un auspicio di rivolta popolare contro il premier socialista:

E’ un politico che non ha scrupoli, che non ha principi, ha un vantaggio competitivo rispetto ai politici onesti che hanno scrupoli, perché noi ci poniamo dei limiti. Io ho dei limiti morali, ho dei principi e non posso venderli. Sánchez non ne ha. Può calpestare le leggi, può fare qualsiasi cosa, può mettere a rischio l’unità nazionale. Questo gli dà un vantaggio competitivo ma verrà il momento in cui il popolo vorrà impiccarlo per i piedi.

I socialisti di Sanchez accusano Abascal: “Parole gravissime, Vox è un partito d’odio”

Le reazioni da parte dei socialisti non si sono fatte attendere e hanno subìto condannato le parole di Abascal. Sanchez ha definito le parole del leader di Vox come molto gravi, considerato che il suo leader sembrerebbe accecato dall’odio nei confronti del premier spagnolo.

Vox sarebbe un “partito d’odio“, che diffonderebbe quindi discorsi che inciterebbero solo violenza e rabbia fra la popolazione. Il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, ha chiesto a Núñez Feijóo di dissociarsi dalle parole di Abascal, rompendo ogni legame fra PP e Vox.

Núñez Feijóo ha però rifiutato al momento di fare alcunché, affermando:

Non solo sono parole condannabili, ma non abbiamo nulla a che fare con questo tipo di dichiarazioni.

Per il leader del PP queste polemiche farebbero passare i socialisti spagnoli come vittime.