Il trading sulle criptovalute è reso estremamente complicato dalle violente oscillazioni di prezzo che ne sono una consuetudine. occorre quindi avere le idee ben chiare prima di praticarlo, in quanto il rischio di bagni finanziari è sempre dietro l’angolo.
Il modo migliore di farlo consiste nel cercare da un lato di stendere una rete protettiva intorno al proprio investimento e dall’altro di sfruttarne le opportunità. Comprese quelle che derivano dalle inefficienze del mercato. Una delle tecniche che possono permettere di capitalizzarle al meglio è l’arbitraggio triangolare.
L’arbitraggio triangolare: di cosa si tratta?
Per arbitraggio triangolare si intende una complessa strategia di trading tesa a sfruttare le discrepanze di prezzo tra tre asset, quelli che formano la triangolazione. In pratica, il trader provvede a scambiare un asset con un secondo, il secondo con un terzo e il terzo con il primo, in maniera tale da mettere a segno un guadagno dalle differenze di prezzo.
Si tratta quindi di una tecnica tesa a sfruttare le differenze di prezzo tra tre asset finanziari, nel nostro caso le criptovalute. Una volta che le stesse siano state individuate, è possibile dare vita a operazioni di breve periodo una dopo l’altra, sin quando le condizioni favorevoli persistono. Per poterlo fare, però, occorre condurre le transazioni in maniera da ridurre al minimo il rischio ad esse collegate.
Il punto di partenza è rappresentato proprio dall’individuazione della discrepanza. Per farlo, il trader dovrebbe investire una certa somma in una criptovaluta di partenza nell’acquisto di una seconda. Dopo questa prima conversione, dovrebbe procedere a quella della seconda criptovaluta in una terza e alla fine verificare se c’è stato uno scostamento significativo tra la quantità di criptovaluta detenuta all’inizio, ad esempio sotto forma di BTC, e quella tornata alla fine della triangolazione. Ove essa sia presente, si può senz’altro passare alla ripetizione dell’operazione, sin quando continuano a sussistere le condizioni che hanno originato il guadagno.
Occorre anche sottolineare che si tratta di un’operazione non solo tale da prevedere una lunga fase preparatoria, ma la cui complessità costringe al ricorso ad un bot espressamente progettato per questo genere di trading. Sarà il programma a individuare le condizioni favorevoli e a passare all’esecuzione della transazione.
I vantaggi dell’arbitraggio triangolare
L’arbitraggio triangolare presenta alcuni apprezzabili vantaggi. Il primo dei quali quello derivante dal fatto che consente di guadagnare non solo dai movimenti dei prezzi, ma anche dai loro disallineamenti.
Il secondo è invece quello connesso al fatto che si tratta di una tipica strategia di diversificazione del rischio, in cui è possibile andare a mitigare l’impatto delle variazioni di prezzo, soprattutto in mercati caratterizzati da grande instabilità.
Il terzo vantaggio, infine, è quello relativo, alla liquidità del mercato. Questo genere di operazioni, infatti, va ad aumentarla, conferendo una maggiore stabilità al sistema, evitando o riducendo i pericoli di slippage.
Gli svantaggi
Per quanto riguarda gli svantaggi collegati all’arbitraggio triangolare, tra di essi occorre indicare le inefficienze degli exchange, che a volte conducono a ritardi nell’esecuzione delle operazioni. Ritardi che potrebbero essere estremamente dannosi in operazioni basate su disallineamenti che sono solitamente corretti in poco tempo.
Anche lo slippage rientra in questo genere di inefficienze. La differenza tra il prezzo che ci si attendeva e quello effettivamente praticato dallo scambio è un chiaro esempio di inefficienza che può gravare fortemente sul successo di una transazione di arbitraggio triangolare.
Infine un terzo rischio, che dipende però dalla capacità dell’investitore, quello di condurre una transazione all’interno di mercati poco liquidi. Proprio per questo occorre riservare l’arbitraggio triangolare a token largamente utilizzati e scambiati.