Il recente maxi emendamento al DDL Bilancio 2024 ha portato nuove direttive per quanto riguarda le pensioni, con un occhio di riguardo per i trattamenti anticipati di medici, infermieri e altre categorie di dipendenti pubblici.
Pensioni infermieri, le ultime notizie sui tagli
La sostanza delle modifiche prevede tagli alle pensioni solo per i trattamenti anticipati, salvaguardando le pensioni di vecchiaia, i diritti acquisiti al 31 dicembre 2023 e le pensioni di collocamento a riposo per età o servizio.
Queste disposizioni inizieranno a entrare in vigore dal 2024 per gli assegni anticipati, introducendo, al contempo, finestre di accesso più ampie. Si prevede una riduzione graduale della penalizzazione in caso di ritardo del pensionamento, fino alla cancellazione completa se si resta in servizio per 36 mesi aggiuntivi. Un cambiamento significativo che nasce in risposta alle proteste e alle preoccupazioni espresse da medici e infermieri, e che ha portato il governo a proporre emendamenti al DDL Bilancio 2024.
Il maxi emendamento al DDL Bilancio 2024
L’emendamento, recentemente proposto al Senato, modifica l’articolo 33, che originariamente prevedeva tagli alle pensioni di medici, infermieri, dipendenti degli enti locali, insegnanti e ufficiali giudiziari. Tuttavia, il nuovo emendamento assicura che le riduzioni del trattamento pensionistico saranno applicate esclusivamente alle pensioni anticipate dal 2024. I lavoratori che matureranno i requisiti entro il 31 dicembre 2023 o che cesseranno dal lavoro per limiti di età o servizio, non saranno interessati dalle nuove disposizioni.
Questo cambio mira a garantire il mantenimento degli standard di assistenza, specie nel campo sanitario, permettendo ai lavoratori di posticipare il pensionamento senza subire perdite nel loro trattamento pensionistico. Gli infermieri e i dipendenti degli enti locali saranno soggetti a una riduzione della penalizzazione di 1/36 per ogni mese di ritardo nel pensionamento dalla data utile prevista.
Questa riduzione potrà azzerarsi se il lavoratore resta in servizio per 3 anni supplementari, un’opzione simile alla Quota 46. Tuttavia, questa opportunità sarà esclusiva per il personale infermieristico e dei dipendenti degli enti locali. Altre categorie coinvolte subiranno la riduzione completa.
Nuove finestre per il pensionamento anticipato
L’emendamento prevede anche nuove finestre per l’accesso al pensionamento anticipato per coloro che matureranno i requisiti nel 2024. Il trattamento decorrerà dopo 3 mesi dall’acquisizione del diritto, con un’estensione dei tempi di accesso a:
- 4 mesi nel 2025;
- 5 mesi nel 2026;
- 7 mesi nel 2027;
- 9 mesi a partire dal 2028.
Tuttavia, i sindacati di categoria non sono pienamente soddisfatti di queste soluzioni, con Anaao-Assomed che ha confermato gli scioperi previsti per gennaio.