Con la maglia della Fiorentina addosso si è tolto le soddisfazioni più importanti, ma poi, una volta appesi gli scarpini al chiodo, è con la Roma che ha vissuto gli anni più intensi della sua carriera da allenatore. Stiamo parlando di Ezio Sella, ex attaccante capace di trovarsi sempre al posto giusto nel momento giusto. Il primo a cui la Curva Fiesole decise di dedicare un coro. Con i giallorossi invece ha fatto tutto il percorso, dalle giovanili alla Primavera, fino ad affiancare Liedholm, e poi diventare vice di Zeman e collaboratore di Capello. Per commentare quanto visto allo stadio Olimpico, le polemiche arbitrali e il match Roma-Fiorentina, Sella è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Roma-Fiorentina, Sella a Tag24
Finisce con un pareggio tra Roma e Fiorentina. La sblocca subito Lukaku e nel secondo tempo risponde Martinez Quarta, ma alla fine si parla più delle decisioni arbitrali che di quanto visto in campo. I giallorossi chiudono la gara in 9 contro 11 per le espulsioni di Zalewski (doppia ammonizione) e Big Rom per un’entrataccia su Kouamé, con tanto nervosismo e con Mourinho in silenzio stampa. Italiano invece è soddisfatto dei suoi ragazzi, anche se la viola non riesce a sfruttare a pieno la doppia superiorità. Un’occasione persa per entrambe o un punto che serve per la classifica? La corsa Champions è serrata, con 7 squadre racchiuse in 5 punti e al momento un solo posto a disposizione. Per commentare la gestione arbitrale e nel dettaglio Roma-Fiorentina, Sella, che nella sua carriera da calciatore prima e da allenatore poi ha vissuto entrambe le realtà, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Tra Fiorentina e Roma finisce 1-1, per quello che si è visto in campo è il risultato più giusto?
“Direi di sì anche se la Fiorentina, dopo le due espulsioni, aveva l’opportunità di far sua la partita. Credo che alla fine il risultato sia corretto perché grandissime occasioni da gol non ne ho viste, nè da una parte e nè dall’altra. Ne ha avute un paio la Roma e a concretizzato subito con Lukaku mentre non è riuscito a fare lo stesso Dybala. Poi la partita è filiata via piuttosto liscia, e sino alle due espulsioni è stata molto equilibrata. La viola aveva il dominio della palla, ma senza creare grossi problemi alla Roma”.
A proposito delle due espulsioni, ci sono state molte polemiche e la Roma è andata addirittura in silenzio stampa. Cosa ne pensi della gestione arbitrale?
“Ho guardato la partita da casa, in televisione e penso sia stata esagerata la doppia ammonizione e quindi l’espulsione a Zalewski. L’arbitro è stato piuttosto severo e probabilmente poteva evitare. Per quel che riguarda invece l’espulsione di Lukaku credo non ci sia nulla da dire. Il belga ha fatto una bruttissima entrata ed è stato giusto il cartellino rosso”.
Un pareggio che mantiene la classifica molto corta per la corsa Champions. È un traguardo a cui possono ambire sia Fiorentina che Roma?
“Penso e la Roma sia molto più attrezzata rispetto alla Fiorentina. La viola ha una buona squadra, ma gli manca qualcosa di importante davanti che gli possa consentire di fare il salto di qualità”.
Nel corso del tempo sono state molte le critiche nei confronti di Rui Patricio, ma ieri si è definitivamente riscattato?
“Ha fatto delle buone parate, che sono state importanti. Anche i portieri, come tutti gli altri, nel corso della stagione possono sbagliare qualcosa, ma Rui Patricio resta un calciatore affidabile. Oggi stiamo vedendo che anche i più grandi sbagliano. Donnarumma è uno dei più forti al mondo, eppure guardate che stagione sta facendo”.
Ieri striscione da parte della Curva Sud in cui si chiede a Mourinho di firmare per la Roma a vita. Il suo futuro dipende da qualche traguardo europeo, che sia la vittoria dell’Europa League o la qualificazione in Champions?
“Di questo si dovrebbe parlare con la società. Credo che Mourinho sia un grandissimo allenatore e lo dimostrano tutti i risultati raggiunti nel corso della sua carriera. Sta facendo bene alla Roma e sta ottenendo grandi risultati. Non so se la società pretende un traguardo europeo, queste sono scelte interne”.
Il calendario adesso metterà di fronte alla Roma big match difficili e importanti e a questi appuntamenti giallorossi si presenteranno probabilmente senza Lukaku e Dybala. Quanto pesano queste assenze?
“Non ci voleva. L’infortunio di Dybala e l’espulsione di Lukaku possono generare una vera emergenza. È chiaro che la Roma sarà penalizzata, ma penso che quando una squadra è solida e coesa deve reagire anche a queste situazioni. Cercheranno attraverso il gioco e il gruppo di fare comunque risultati importanti. Il campionato è ancora lungo e i prossimi saranno big match difficili ma non decisivi per la stagione. E’ ancora presto, ma resta il fatto che con Dybala e Lukaku in campo è un’altra Roma”.
Chiudiamo parlando della Fiorentina, che sta avendo una crescita esponenziale e aggiungendo un tassello alla volta. Quanto merito c’è di Italiano?
“Mi piace molto perché è un allenatore che ha una chiara idea di gioco e riesce a dare un’identità alla sua squadra. È chiaro però che la differenza la facciano sempre i giocatori e a Italiano manca comunque una punta importante e capace di segnare con continuità. Con un top player lì davanti avremmo visto una Fiorentina diversa, ma a prescindere da questo sta facendo davvero molto bene”.