In Puglia è stato introdotto il Reddito di dignità. Il presidente della Regione Michele Emiliano ha presentato in conferenza stampa il nuovo bando per il ReD, pubblicato sul portale della Regione Puglia il 5 dicembre scorso.

Puglia, Reddito di dignità: requisiti

Il bando è aperto a individui di età compresa tra i 18 anni compiuti e i 65 anni non ancora raggiunti, i quali devono soddisfare i seguenti requisiti:

ISEE (ordinario o corrente) in corso di validità con riferimento al nucleo familiare che riporti:

  • un valore ISEE non superiore ad € 9.360,00;
  • un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
  • un valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 15.000,00.

Per nuclei familiari numerosi (con almeno 5 componenti o un genitore con almeno tre figli minori), l’ISEE (ordinario o corrente) valido deve rispettare:

  • un valore ISEE non superiore ad € 15.000,00;
  • un valore della componente patrimoniale immobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 30.000,00;
  • il valore della componente patrimoniale mobiliare, al netto delle detrazioni, non superiore a € 20.000,00.

Sono criteri premiali di valutazione:

  • la presenza nel nucleo familiare di immigrati;
  • la numerosità del nucleo familiare;
  • la presenza di disoccupati ultracinquantenni;
  • le giovani coppie conviventi;
  • i nuclei familiari monopersonali.

Importo

L’assegno economico mensile individuale per coloro che sono ammessi al contributo è di 500 euro, ed è condizionato dalla firma del Patto di inclusione e dall’adempimento delle relative prestazioni.

Come fare domanda?

Le domande devono essere esclusivamente inviate online tramite la piattaforma dedicata https://pugliasociale-spid.regione.puglia.it, dalle 10:00 del 5 dicembre 2023 alle 14:00 del 5 gennaio 2024. Per presentare la richiesta, il richiedente deve possedere credenziali SPID di livello 2 e un’attestazione ISEE (ordinario o corrente) valida alla data di generazione del “codice famiglia”, senza omissioni o errori. Le credenziali SPID devono appartenere al richiedente. Se il richiedente non possiede le credenziali SPID, può delegare soggetti terzi con credenziali SPID a presentare le domande. Questi soggetti possono essere gli sportelli dei CAF e dei Patronati autorizzati, oppure gli sportelli di segretariato sociale degli Ambiti Territoriali.