Antonio Tajani detta la linea di Forza Italia per le prossime Elezioni Regionali che si terranno nel 2024. Il segretario nazionale del partito conferma la strada seguita finora, confermando i candidati uscenti. Ma rifiuta l’eliminazione del limite del terzo mandato.

Regionali 2024, Tajani conferma Cirio in Piemonte e Bardi in Basilicata: “No a polemiche”

Antonio Tajani è deciso a non dare spazio alle polemiche e si muove con largo anticipo in vista delle Elezioni Regionali che avranno luogo nel 2024 in Piemonte, Sardegna, Basilicata, Abruzzo e Umbria.

Il clima con gli alleati è, infatti, disturbato proprio dai ‘venti elettorali’ che iniziano a soffiare, con le Elezioni Europee che sembrano incrinare l’asse con Fratelli d’Italia e la Lega. Le parole di Matteo Salvini al convegno dei sovranisti europei che si è tenuto a Firenze hanno, infatti, certificato la sua distanza rispetto a Forza Italia.

Tajani cerca, dunque, di spegnere sul nascere nuovi potenziali motivi di scontro, chiarendo, in un’intervista al quotidiano ‘Il Messaggero’, la linea del suo partito sulle Regionali del prossimo anno, che vedranno confermati i candidati uscenti di FI.

“A meno che un partito non decida di sostituirlo e, come abbiamo fatto in Molise candidando Roberti al posto di Toma, proporre un nome alternativo. Ma per quanto ci riguarda non è così e confermiamo Cirio in Piemonte e Bardi in Basilicata“.

Tajani: “No al terzo mandato”

Tajani mette le mani avanti, dunque, prediligendo la linea della chiarezza all’interno di una maggioranza che non vuole prestare il fianco a critiche dall’esterno. Una strada già seguita su altri temi come, ad esempio, la riforma del premierato, che vede il sostegno convinto di Forza Italia.

“Non è una questione di lottizzazione. FdI ha tanti ministri e bravi presidenti di Regione. Non credo sia il momento di riaprire polemiche o cominciarle. Se poi un partito decide di rinunciare per qualunque motivo ad una Regione, è un altro discorso”.

Una chiarezza che Tajani ribadisce, però, anche nel mettere alcuni ‘paletti’. Come, ad esempio, sul limite del terzo mandato, inviso ad alcuni presidenti di regione del centrodestra ma sul quale il segretario di Forza Italia appare inamovibile.

Non è che possiamo fare le leggi per qualcuno, e poi è sano garantire un ricambio nella leadership delle Regioni dopo 10 anni. Un conto sono i sindaci dei comuni piccoli, un conto i Presidenti delle regioni”.

La strategia della chiarezza scelta da Tajani servirà a evitare ulteriori scossoni tra gli alleati di governo? Solo il tempo potrà dirlo. E le liste elettorali.