Dmytro Kuleba, Ministro degli Affari esteri dell’Ucraina, ha richiamato l’attenzione dell’Unione Europea circa l’allargamento a Kiev. E il governo ucraino di conseguenza si sta adoperando per soddisfare le richieste di Bruxelles.

L’Ucraina chiede all’Unione Europea di aprire i negoziati sull’adesione

Dmytro Kuleba, ministro degli Affari esteri ucraino, ha lanciato un messaggio all’Unione Europea circa l’adesione dell’Ucraina. Il governo di Kiev infatti punta fortemente sull’ingresso nell’UE e qualche passo in avanti è stato già fatto. Soltanto poche settimane fa, la Commissione Europea ha prodotto un rapporto con una raccomandazione al Consiglio Europeo. Tutto ciò al fine di aprire i negoziati di adesione con l’Ucraina, a cui è stato chiesto di approvare quattro leggi decisive in questo senso.

Kuleba: “Ci auguriamo che l’UE apra i negoziati per l’ingresso dell’Ucraina”

La prima è quella sul procuratore nazionale anti-corruzione, seguita da quella sull’ufficio anticorruzione. Oltre a queste due Kiev dovrà approvare una legge sull’uso delle lingue per le minoranze e una sul lobbying. Kuleba ha dichiarato come l’Ucraina abbia già approvato le prime tre leggi mentre proprio l’ultima è stata calendarizzata in Parlamento. E Kuleba, a margine della riunione del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, ha sottolineato l’impegno dell’Ucraina nell’approvazione di queste leggi:

“Sono venuto qui con un messaggio chiaro dell’impegno dell’Ucraina a fare la propria parte, per aprire i negoziati e andare avanti verso l’adesione all’Ue. In cambio, nello spirito di partnership e mutuo interesse, ci aspettiamo che l’Ue prenda una decisione di apprezzamento per lo sforzo fatto dall’Ucraina. Ci auguriamo che apra i negoziati. Abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l’Ue a rispettare gli impegni. In caso contrario sarebbe devastante per l’Ucraina e per l’Unione Europea, perché lancerebbe il messaggio che l’Unione non è in grado di prendere decisioni storiche”.

Kuleba: “Vogliamo capire se i dubbi dell’Ungheria siano stati risolti”

Fra i governi certamente favorevoli all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea c’è anche l’Ungheria, sebbene la sua posizione in merito non sia cambiata più di tanto. Proprio l’approvazione della legge sull’uso della lingua delle minoranze, secondo Kuleba, dovrebbe soddisfare il governo di Budapest. Lo stesso ministro degli Esteri ha confermato l’incontro fra Zelensky e il primo ministro ungherese Vicktor Orban, durante la cerimonia d’insediamento ufficiale di Javier Milei come Presidente dell’Argentina:

“Oggi vedrò di persona il ministro degli Esteri ungherese per la prima volta dall’inizio dell’invasione russa. L’Ucraina ha approvato la legge sull’istruzione e l’uso della lingua per le minoranze nel modo in cui voleva Budapest. L’Ungheria è sempre stata tra i Paesi più favorevoli all’ingresso dell’Ucraina nell’Ue. Dunque va capito perché, se i dubbi che aveva sono stati risolti, non cambia la sua opposizione all’apertura dei negoziati”.

Kuleba: “L’Ucraina in un mese ha fatto ciò che ci si aspettava venisse fatto in quattro mesi”

E Kuleba, sempre da Bruxelles, ha voluto rimarcare nuovamente l’impegno dell’Ucraina per imboccare finalmente la strada dell’ingresso nell’Unione Europea:

“Tutte le principali raccomandazioni sono state implementate nella legislazione ucraina. Possiamo saltare e ballare, se viene richiesto in aggiunta. Ma, se penso a ciò che è stato fatto, credo che la partita debba essere giocata in modo equo. Se ci viene detto di fare qualcosa e lo facciamo, deve essere registrata come risultato e servire come base per prendere ulteriori decisioni. L’Ucraina ha fatto in un mese ciò che ci si aspettava fosse fatto entro quattro mesi. Questo è un chiaro messaggio del nostro impegno e della nostra capacità. Il prossimo incontro del Consiglio Europeo deve dimostrare che esiste anche una capacità di prendere decisioni”.