Stefano Pioli sta passando il suo momento più difficile da quando si è seduto sulla panchina del Milan, dove adesso vede la parola esonero che all’orizzonte non appare fumosa, anzi. Diventa sempre più nitida, rafforzata dalla delusione dei tifosi che sui social da tantissime ore stanno attaccando il tecnico a colpi di #Pioliout.

La sconfitta per 3-2 contro l’Atalanta se non è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, poco ci manca. Anche perchè Gerry Cardinale ha quasi perso la pazienza. Non accetta più questo atteggiamento in campo, così come i numerosi infortuni che stanno attanagliando la rosa. Ecco perchè vuole la reazione, ma questa volta con conseguenze.

Perchè il numero uno di RedBird vuole una risposta immediata, già mercoledì contro il Newcastle in Champions League. Le speranze di passaggio del turno sono pochissime, ma lo statunitense vuole una prova decisa per poter poi sperare nel miracolo. Se ciò non dovesse avvenire, ecco che per Pioli l’esonero sarebbe realtà, con Ignazio Abate pronto a subentrare come traghettatore.

Milan, adesso Pioli rischia l’esonero. E spunta il nome di Abate

Bergamo ha aperto e (forse) chiuso un cerchio. In principio fu la sconfitta contro l’Atalanta per 5-0 il 22 dicembre del 2019 ad aprire le porte a quello che sarebbe stato un percorso ricco di soddisfazioni culminato con la vittoria dello scudetto nell’anno 21/22.

Oggi invece l’Atalanta è stata giustiziera nei confronti di sogni che rischiano di frantumarsi irrimediabilmente. Perchè il 3-2 nel segno del tacco di Muriel ha di fatto aperto una crisi che forse era già aperta, ma che adesso rischia di mettere le radici ancor più in profondità, senza la possibilità di poterle estirpare.

Non è più il solito Milan sbarazzino con le idee chiare, adesso è una squadra confusa che a volta sembra non sappia cosa fare. Come se non avesse più idee a disposizione oltre al consueto modo di giocare. E forse non le ha per davvero. La squadra appare affranta, non trova continuità e non riesce ad avere una reazione, lo dimostrano gli atteggiamenti quasi arrendevoli in campo.

Oltre a questo, anche il problema infortuni. Tanti, troppi, che non hanno permesso a Pioli di schierare la formazione tipo, e questo è un altro punto a sfavore dato che la dirigenza ha chiesto un immediato cambio di rotta proprio allo staff da questo punto di vista. E a farne le spese sono i risultati e l’equilibrio. Basti vedere lo score relativo ai gol subiti, 25 su 20 partite giocate dal Diavolo.

Troppi per una squadra che doveva lottare per lo scudetto, ma che adesso deve guardarsi anche dietro. E Pioli adesso scricchiola veramente.

Spunta Ignazio Abate

I bonus sono finiti, la possibilità che il tecnico non arrivi a Natale è concreta. La dirigenza vuole il cambio di rotta, e subito, a partire dal match di mercoledì in Champions League contro il Newcastle. La qualificazione è compromessa, serve il miracolo, ma Cardinale vuole altro. Vuole vedere una squadra convinta, concentrata e non arrendevole, per capire che lo spirito sia ancora quello che ha permesso di mettere le mani sullo scudetto nella stagione 21/22.

In questo modo forse Pioli potrebbe ancora salvarsi, altrimenti l’esonero diventerebbe cosa concreta. Il nome c’è già, quel Ignazio Abate che tanto bene sta facendo in Primavera e che accetterebbe di buon grado il ruolo di traghettatore. Una scelta però che non convince appieno, dato che questo viene visto come un azzardo data la poca esperienza dell’ex difensore con una squadra di Serie A. Possibile che accanto a lui possa essere affiancato Zlatan Ibrahimovic, in attesa della stretta di mano con Cardinale per il suo ritorno in rossonero.

Tifosi nel segno del #PioliOut

Riflessioni in casa Milan, l’esonero di Pioli è un tema caldo, e Newcastle sarà crocevia fondamentale per il suo futuro. I tifosi invece non hanno dubbi, è arrivato il momento di cambiare. Basti fare un giro per mezzo social, dove l’hashtag #PioliOut è in tendenza da dopo la sconfitta contro l’Atalanta.

Molti utenti vogliono il cambio in panchina, secondo loro è l’unico modo per poter dare lo scossone, non vedono più quel Milan spettacolare di un tempo. “Quante altre prove insufficienti dovremo subire prima di capire che Pioli ha fatto il suo tempo?”; “Io non capisco come non sia stato già cacciato”; “Se vogliamo evitare una stagione anonima, meglio mandare via Pioli, lo capirebbe anche un bambino”.

C’è chi baratterebbe anche quella piccolissima speranza di passaggio del turno in Champions pur di vedere il tecnico esonerato: “Spero vivamente che contro il Newcastle arrivi una sonora sconfitta, così da poter vedere questo cambio tecnico”.