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Guerra a Gaza, assemblea straordinaria dell’Onu: al riesame il veto degli Usa per il cessate il fuoco

Dopo il veto dell’America su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un “cessate il fuoco umanitario” a Gaza, domani è prevista una riunione straordinaria dell’Assemblea generale dell’ONU. 

A Gaza, il 12 dicembre ci sarà una riunione straordinaria dell’Assemblea generale dell’ONU. L’incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell’Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. La bozza di testo visionata dall’AFP riprende in gran parte la risoluzione respinta venerdì dal Consiglio di Sicurezza a causa del veto degli Usa.

Gallant: “Israele non vuole rimanere permanentemente a Gaza”

21:51

Israele non ha intenzione di restare permanentemente nella Striscia di Gaza ed è disponibile a discutere alternative sul controllo del territorio purché non siano ostili al nostro Paese”. A dirlo è il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant.

Ottimismo viene ostentato da Gallant, secondo il quale “anche i battaglioni più ostili di Hamas sono sul punto di essere smantellati”.

L’IDF smentisce le voci sulle bombe al fosforo: “Usiamo solo armi legali”

20:45
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Nella giornata di oggi il Washington Post aveva pubblicato un articolo in cui si affermava che l’IDF (Esercito israeliano) avesse usato bombe al fosforo – ritenute illegali nel diritto di guerra – in un’azione militare nel sud del Libano.

Il Times of Israel ha contattato fonti nell’esercito di Israele, che hanno seccamente smentito questa ricostruzione:

I principali fumogeni utilizzati dall’IDF non contengono fosforo bianco. Analogamente a molti eserciti occidentali, l’IDF dispone anche di proiettili fumogeni contenenti fosforo bianco, che sono legali secondo il diritto internazionale, e la scelta di utilizzarli è influenzata da considerazioni operative e dalla disponibilità rispetto alle alternative. Questi proiettili sono destinati a cortine fumogene, e non a attacchi o incendi, e non sono legalmente definiti come armi incendiarie.

Meloni, “Hamas non deve sfruttare questa crisi”, mentre l’UE lavora per sanzionare i coloni estremisti

18:06
Giorgia Meloni all’assemblea di Confimi Industria

Parlando al Photoansa 2023 al museo Maxxi a Roma, Giorgia Meloni ha dedicato alcuni passaggi al conflitto fra Israele e Hamas a Gaza. Riguardo il gruppo terroristico ha detto:

Io penso che non si possa trattare questa materia senza ripartire dalla ferocia disumana di Hamas che non ha risparmiato neanche donne e bambini e che racconta la disumanizzazione dell’altro. E penso che quello che è accaduto debba essere condannato sempre e senza ambiguità perché se noi ci abituiamo all’orrore, abbiamo un problema serio.

Nel frattempo l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, ha affermato che sono allo studio del Consiglio Affari esteri dell’Ue sanzioni sia contro Hamas sia contro i coloni israeliani estremisti:

Lavoreremo per imporre sanzioni ai coloni estremisti nella Cisgiordania. Farò una proposta ai Paesi membri su questo, seguendo l’esempio degli Usa e usando il nostro quadro generale per la difesa dei diritti umani. Stiamo lavorando su questa proposta che sarà presentata ai Paesi membri.

Il ministro degli Esteri russo Lavrov: “La strage di Gaza è colpa degli USA”

15:39
Lavrov vertice Osce Ucraina

Russia ancora protagonista delle dichiarazioni internazionali sulla guerra a Gaza.

Il ministro degli Esteri Lavrov ha affermato che gli USA sono i responsabili di quanto sta accadendo a Gaza: “Il proseguimento dello spargimento di sangue e catastrofiche distruzioni che accadranno e stanno accadendo non avviene per sbaglio, ma in modo deliberato e la decisione è quella di un solo Paese: gli Stati Uniti“.

La Russia ha chiesto ad Hamas il rilascio di tutto gli ostaggi

13:05

Il ministero degli Esteri di Mosca ha rilasciato una nota nella quale si afferma che il viceministro degli Esteri ha contattato dei rappresentanti di Hamas a Gaza per chiedere il rilascio degli ostaggi.

Il ministero ha tenuto a precisare che tale iniziativa si inserisce nei viaggi che il presidente della Federazione russa Vladimir Putin ha effettuato in Medio Oriente e nelle telefonate fatte anche al premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Se questi si è lamentato della posizione “anti-israeliana” assunta dai russi sul cessate il fuoco, Putin ha sottolineato come sia una sciagura che civili innocenti muoiano nel conflitto.

Continuano i bombardamenti israeliani sugli ospedali a Gaza

12:29

L’agenzia stampa palestinese Wafa continua a pubblicare i suoi bollettini sullo svolgimento della guerra fra Israele e Palestina.

Arrivati al 66° giorno di conflitto, le forze aeree israeliane hanno bombardato l’ospedale al-Amal a Khan Younis, mentre nel campo profughi di Nuseirat gli aerei hanno colpito una casa uccidendo 5 persone (di cui 3 bambini).

Molti corpi di palestinesi sono rimasti sotto le macerie a causa delle precedenti esplosioni, senza che al momento sia possibile recuperali.

Sirene a Tel Aviv e nel centro di Israele, lanciati razzi da Gaza

11.30
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Le sirene di allarme sono tornate a suonare a Tel Aviv e nel centro di Israele a causa di razzi lanciati da Gaza.

La popolazione si nasconde nei rifugi. In aria si sono sentite diverse esplosioni dovute all’intercettazione dei missili da parte del sistema di difesa, Iron dome. L’ultimo allarme era stato dato venerdì scorso. L’allarme suona anche nel sud di Israele.

Da Bruxelles l’allarme di Borrell: “A Gaza non ci sono più rifugi sicuri”

11.15

L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Joseph Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles ha dichiarato:

“Ho presentato un documento di sintesi per discutere cosa fare a Gaza una volta finiti gli attacchi, e cosa fare con la popolazione di Gaza. La gente continua a dire che non dovrebbero essere espulsi dalla loro terra. Ma è difficile continuare a dirlo quando le persone scappano dai bombardamenti e cercano rifugi, a Gaza non ci sono più rifugi. Non esiste un posto sicuro a Gaza, questo è ciò che dicono le Nazioni Unite”.

Gaza, il Brasile rimpatria altri 48 cittadini bloccati dal 7 ottobre

11.00
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E’ atterrato questa mattia a Brasilia un volo dell’Aeronautica militare brasiliana utilizzato dal governo per rimpatriare altre 48 persone – tra cittadini brasiliani e loro parenti – bloccati nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, dopo l’inizio del conflitto tra Israele e Hamas. Il gruppo è composto da 27 bambini e adolescenti, 17 donne e quattro adulti, ha lasciato Gaza attraverso il valico di Rafah.

L’evacuazione dei brasiliani da Gaza è l’ultima fase dell’operazione ‘Ritorno in Pace‘, varata dal governo Lula per il rimpatrio di tutti i cittadini brasiliani che si trovavano in Israele e Palestina al momento dell’inizio del conflitto.

Libano:chiusi uffici, scuole e banche in solidarietà a Gaza

10.50

In Libano in segno di solidarietà con la popolazione della Striscia di Gaza colpita dalla guerra, resteranno chiuse banche, scuole pubbliche e private, università, gli uffici governativi e le sedi istituzionali.

Per il premier uscente Najib Miqati si tratta di una risposta all’appello internazionale per un cessate il fuoco, in segno di solidarietà con le località libanesi al confine con la Striscia, dove le tensioni tra le forze israeliane e gli Hezbollah continuano a non dissiparsi.




Idf: “A Gaza ritrovate armi ed esplosivi nei sacchi dell’Unrwa”

10.15

L’esercito israeliano, per via del portavoce Daniel Hagari, ha dichiarato di aver trovato ieri 10 dicembre, nel campo profughi di Jabalia a Gaza, cariche esplosive, fucili kalashnikov ed un lanciarazzi Rpg dentro i sacchi dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi. Nelle immediate vicinanze di una scuola era inoltre parcheggiato un camion che conteneva missili di lunga gittata.


Israele conferma apertura valico di Kerem Shalom

10.00

Israele ha confermato l’apertura del valico di Kerem Shalom, situato al confine tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, per permettere l’ingresso di una maggiore quantità di aiuti a Gaza e raddoppiare il numero delle ispezioni.

Lo ha riferito l’Ufficio per il coordinamento del governo di Israele nei Territori palestinesi (Cogat).

Italia, Germania e Francia all’Ue: “Necessario prevedere delle sanzioni per Hamas”

9.30

I ministri degli Esteri di Italia, Francia e Germania sono favorevoli alla proposta dell’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, di creare delle apposite sanzioni per Hamas.

In una lettera congiunta, Antonio Tajani, Catherine Colonna e Annalena Baerbock esprimono il loro pensiero dichiarando:

“Serve un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo. Necessario pieno sostegno alla proposta che dovrebbe permettere all’Ue di colpire i membri di Hamas, i gruppi affiliati e i sostenitori delle sue attività destabilizzanti”.

Valico di Rafah, funzionari del Consiglio delle Nazione Unite in visita oggi 11 dicembre 2023

8.55
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Una decina di emissari del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite visiteranno oggi 11 dicembre 2023 il valico di Rafah, situato al confine tra Egitto e Striscia di Gaza. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters.

La visita è stata organizzata dalle autorità degli Emirati Arabi Uniti. L’obiettivo è quello di mostrare ai funzionari in prima persona la necessità di ulteriori e repentine operazioni umanitarie per aiutare i civili di Gaza colpiti dal conflitto.

Raid di Israele contro l’ospedale Al-Amal a Khan Youins

8.50


I media palestinesi hanno riportato che Israele all’alba di questa mattina 11 dicembre 2023 avrebbe effettuato dei raid colpendo l’area intorno all’ospedale Al-Amal, a Khan Younis.

I bombardamenti di artiglieria sarebbero continuati nel centro della città e nelle zone settentrionali della sede dell’associazione della Mezzaluna Rossa.

Borrell da Bruxelles: “Ue unanime nella richiesta della pausa umanitaria a Gaza”

8.46
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L’Alto rappresentante dell’Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles ribadisce l’importanza di chiedere un’immediata pausa umanitaria a Gaza, dichiarando che:


“L’Ue, con gli Stati membri, deve concordare una serie di pause per rendere la situazione umanitaria meno orribile visto che non è stato possibile chiedere un cessate il fuoco al Consiglio di Sicurezza dell’Onu”.

Libano lancia 8 razzi contro Israele secondo l’Idf

8.30

Almeno 8 razzi sarebbero stati sparati dal Libano contro la città di Ma’alot-Tarshiha, a nord di Isralele. Lo ha riferito l’esercito israeliano, aggiungendo che il lancio non ha provocato feriti e che 6 missili sono stai intercettati dal sistema di difesa aerea Iron Dome, mentre altri due sarebbero caduti in aree aperte.

L’Idf ha comunicato che sta rispondendo con bombardamenti di artiglieria contro le aree di provenienza degli attacchi, nel sud del Libano.

Israele, morti altri 4 soldati, il bilancio sale a 101

8.20
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L’esercito israeliano ha annunciato la morte di altri 4 soldati: tre di loro sono stati uccisi in combattimento nel sud di Gaza e il quarto in un incidente d’auto.

Secondo il report ufficiale, dall’inizio della guerra nella Striscia, il bilancio dei soldati deceduti ammonta a 101.

Il ministro della Difesa Gallant: “Hamas ha sottovalutato il controattacco di Israele”

8.05
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Hamas secondo il ministro della Difesa israeliano Gallant avrebbe sottovalutato la controffensiva di Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre. Lo ha detto al Daily Mail, aggiungendo che:
“E’ difficile portare le democrazie a combattere le guerre, ma una volta che ci troviamo in un conflitto, siamo molto più forti perché combattiamo per difendere i nostri valori”.

Secondo Gallant gli aiuti raccolti dagli attivisti filo-palestinesi verrebbero utilizzati dal terrorismo internazionale.



Gaza, 28 cittadini del Kazakistan evacuati dalla Striscia

7.40

Un aereo ha condotto in salvo 28 cittadini e i loro familiari da Gaza in Kazakistan. La notizia arriva direttamente dal ministero degli Esteri kazako.

Il 17 novembre il primo gruppo di 99 cittadini kazaki era già stato evacuato in sicurezza. Sabato scorso, il Kazakistan ha inviato in Palestina un aereo cargo con 38 tonnellate di aiuti umanitari e beni essenziali come cibo, vestiti e forniture mediche.



Guterres dall’Onu sulla guerra in Medio Oriente: “La situazione a Gaza è catastrofica”

7.25
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L’Assemblea Generale aveva invocato con vasta maggioranza (120 voti favorevoli, 14 contrari e 45 astensioni), una “tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata, che porti alla cessazione delle ostilità” tra Israele e Hamas”.

La settimana scorsa, Guterres ha invocato per la prima volta l’articolo 99 della Carta delle Nazioni Unite che permette al Segretario generale di riunire il Consiglio su una questione che causare pericolo per la pace e la sicurezza internazionale, esortando il Consiglio dell’Onu a insistere sul cessate il fuoco umanitario.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite si riunirà martedì 12 dicembre in una sessione speciale di emergenza per discutere il veto presentato dagli Stati Uniti all’ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza venerdì scorso, che chiedeva di fermare immediatamente il fuoco a Gaza.

Il veto degli Stati Uniti ha suscitato numerose critiche da parte del mondo musulmano, ma anche di Russia, Cina e Paesi africani.

A seguito di una riforma delle procedure nel 2022, il presidente dell’Assemblea può convocare una sessione straordinaria ogni volta che uno dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito – decide di avvalersi del proprio diritto di veto per impedire una delibera che altrimenti avrebbe ottenuto la maggioranza necessaria.



Assemblea straordinaria Onu per cessate il fuoco a Gaza

7.11


L’Onu esprime tutta la sua preoccupazione per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e chiede un immediato cessate il fuoco umanitario. Insiste sulla protezione dei civili, l’accesso umanitario e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi. Il 12 dicembre 2023 si terrà un’Assemblea straordinaria.