Stasera, 10 dicembre 2023, Gino Cecchettin è ospite di Fazio a Che Tempo che Fa. Il padre di Giulia e Elena racconta del suo dolore e della battaglia contro il patriarcato e i femminicidi: “Dobbiamo fare tutti qualcosa”.
Gino Cecchettin a Che tempo che fa: “Grazie a mia moglie, Monica, sono un uomo diverso”
Gino Cecchettin, ospite a Che Tempo che Fa, parla del suo dolore e, sull’esempio delle dichiarazioni della figlia Elena, afferma: “Patriarcato è espressione di possesso“, rinnovando il suo supporto alla lotta contro la violenza sulle donne.
Dal toccante discorso ai funerali di Giulia, si può imparare molto: così Fabio Fazio ha introdotto Gino Cecchettin, che ha raccontato cosa significhi perdere prima una moglie e poi una figlia. Ma è proprio grazie all’amore della moglie, Monica, che è riuscito a essere “un uomo diverso” e, per questo, a mettersi in discussione come padre.
La sensibilità della moglie e le scuse che gli ha rivolto per essersi ammalata hanno fatto sì che qualcosa in lui scattasse: “Ho cominciato a ragionare” ha detto l’uomo. Da quel momento, Gino Cecchettin non ha mai smesso di dire “ti amo” a Monica e mostrare quanto più affetto e sostegno possibile ai tre figli. La morte di Giulia ha rappresentato una “una battaglia di cui non ero a conoscenza. Quando leggevo di femminicidi, mi dispiacevo per i familiari ma poi cambiavo pagina, come fanno tutti“.
Gino Cecchettin, l’invito ai maschi: “Dite ti amo più spesso”
Dal femminicidio di Giulia, sono morte altre cinque donne e a questo proposito aggiunge: “È un problema molto serio e va affrontato nella maniera più drastica. Patriarcato significa che c’è un concetto di possesso. È, forse, questo il cuore della faccenda: la donna vista come proprietà di qualcun altro. Utilizziamo ancora oggi espressioni come “la mia donna”, sembrano innocue, ma non è così. Sarà tua moglie, la tua compagna, ma non è la tua donna. Quindi, anche nel quotidiano dobbiamo iniziare a cambiare il modo di intraprendere una visione della società”.
Le battute e le frasi a sfondo sessuale e misogino hanno delle conseguenze: è da qui che bisogna partire per combattere questi comportamenti e diventare una società migliore. Al fianco della figlia Elena, Gino Cecchettin vuole fondare un’associazione e cercare di essere d’aiuto a quanti possono ancora salvarsi dagli effetti del patriarcato.
“Mi rivolgo ai maschi. In questo momento vorrei invitarvi a dire “Ti amo” alle compagne e alle mogli, non “ti voglio bene”, fatelo, ditelo più spesso” sono le parole con cui Gino Cecchettin ha concluso il suo intervento alla trasmissione.