Ancora dubbi sul rogo che venerdì 8 dicembre ha devastato l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, come confermato dalle ipotesi dei familiari delle tre vittime.
Incendio a Tivoli, mercoledì l’autopsia su una delle tre vittime
L’incendio che venerdì 8 dicembre ha distrutto l’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli può esser stato innescato da un blackout elettrico. Ad affermarlo sono i parenti delle tre persone che hanno perso la vita proprio due giorni fa a causa dell’incendio. A provare i danni non sarebbe stato solo il fumo ma anche il corto circuito provocato dalle fiamme, come racconta Barbara Ilari. La donna è la figlia di Giuseppina Virginia Facca, anziana che entro mercoledì 13 dicembre verrà sottoposta ad un’autopsia.
I familiari delle vittime ipotizzano un blackout all’ospedale di Tivoli
Nelle prossime ore, come riporta anche Tgcom24, la Procura di Tivoli assegnerà l’incarico al medico legale ma anche ad un tossicologo. Tutto ciò al fine di stabilire quanto l’aria respirata dalla vittime possa aver influito sulla morte. Barbara Ilari però ipotizza che se davvero ci sia stato un blackout generale, la madre potrebbe esser deceduta a causa di un malfunzionamento dei macchinari.
Incendio Ospedale Tivoli, il bilancio è di tre morti
Sarà quindi molto importante far luce su siano stati portati via i pazienti e se effettivamente siano bastate le bombole d’ossigeno. A perdere la vita in questa drammatica vicenda sono stati anche Romeo Sanna e Pierina Di Giacomo, entrambi ottantaseienni. La nota più lieta di questo fatto di cronaca è sicuramente la mobilitazione della città di Tivoli, che si è fin da subito adoperata per rimediare all’incendio sia con l’ausilio delle autorità che con quello dei volontari.