La marcia per la pace 2023 Perugia-Assisi prevista per domenica 10 dicembre ha l’obiettivo di celebrare la ricorrenza della Giornata mondiale per i diritti umani. Un segnale importante dall’Italia che unisce personalità di spicco del mondo politico – tra cui la segretaria del Pd Elly Schlein – che insieme ai cittadini chiedono a gran voce la fine del conflitto che sta dilaniando la Striscia di Gaza.
Marcia pace Perugia-Assisi 2023: la ricorrenza del 10 dicembre
Domenica 10 dicembre 2023 si svolge la marcia per la pace Perugia-Assisi, un’iniziativa volta a celebrare il 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, promossa dalla Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace e dalla Coalizione AssisiPaceGiusta, nella Giornata mondiale dei diritti umani.
La marcia è partita alle 14.30 da Santa Maria degli Angeli, dove è intervenuto il vescovo di Assisi, monsignore Domenico Sorrentino. Intorno alle 16:30 i partecipanti all’iniziativa sono arrivati nella piazza di San Francesco ad Assisi, per ascoltare le parole di padre Marco Moroni, custode del sacro convento di San Francesco, il poeta Alessandro Bergonzoni, la cantautrice Erica Boschiero e padre Ibrahim Faltas. L’evento vede la sua conclusione con la messa nella basilica inferiore di San Francesco ad Assisi, prevista per le ore 17.00.
Flavio Lotti, il coordinatore della Tavola per la pace Perugia-Assisi, prima della partenza della marcia da Perugia, sulla guerra a Gaza ha dichiarato:
“Il nostro è un grido di pace. Chiediamo che venga riconosciuto lo stato di Palestina”.
Elly Schlein alla marcia per la pace 2023: “Hamas non è il popolo palestinese. Salviamo i civili”
Alla marcia per la pace 2023 Perugia-Assisi il corteo pieno di bandiere arcobaleno e di simboli per la pace, hanno partecipato tantissime persone con l’intento di sostenere l’emergenza di un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Gaza.
Tra i personaggi di spicco del mondo della politica italiana si sono uniti alla marcia la segreteria del Partito democratico Elly Schlein – che ha più volte espresso la sua opinione in merito al conflitto israelo-palestinese– Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana e il segretario generale della Cgil Maurizio Landini.
La segretaria del Pd sulla situazione di emergenza in cui si trova il Medio Oriente ha affermato:
“Dobbiamo far riprendere il percorso di pace in Medio Oriente verso la soluzione due popoli due Stati, riconoscendo però che la situazione era insostenibile per il popolo palestinese anche prima perché è sempre mancato un riconoscimento dello Stato di Palestina”.
Commentando l’iniziativa della marcia per la pace, la Schlein ha ribadito l’appello alla comunità internazionale nell’impegno per il raggiungimento del cessate il fuoco tra Israele e Gaza:
“La mobilitazione di oggi serva di nuovo ad alzare un grido di pace che chieda alla comunità internazionale di fare tutto il possibile per il cessate il fuoco che adesso è una necessità assoluta. In questo momento c’è da trovare gli interlocutori sia dal lato palestinese che da quello israeliano per ricostruire quella pace. Quello che stiamo vedendo non può lasciarci indifferenti né silenti. Continueremo a chiedere il cessate il fuoco umanitario”.
La Schlein ha concluso ricordando l’esigenza di distinguere Hamas dal popolo palestinese e sottolineando la necessità di salvare i civili rimasti nella Striscia:
“Hamas non è il popolo palestinese. Fare questa equazione è un errore e un favore ad Hamas che invece va isolata sia nel popolo palesinese che nel mondo arabo. Noi abbiamo bisogno di salvare e proteggere tutti i civili e pensare al futuro, di far riprendere il processo di pace”.