Entro il 27 dicembre prossimo dovrà essere effettuato il pagamento dell’acconto Iva del 2023, da calcolare come ultimo periodo fiscale di liquidazione dell’imposta, sia per chi abbia scelto di pagare mensilmente che per i pagatori con cadenza trimestrale. Quanto bisogna versare deve essere calcolato con uno dei metodi a scelta. Si può optare per il metodo storico, previsionale, analitico o speciale. La scelta può avvenire a discrezione del contribuente secondo quello che è il metodo più conveniente. Sono noti anche i modelli da utilizzare e i codici tributo ed è possibile effettuare la compensazione.
Il 27 dicembre 2023 è anche la data di scadenza per i contribuenti che non abbiano versato l’Iva durante il 2022 di ammontare eccedente i 250.000 euro. Pagare entro gli ultimi giorni di quest’anno consente di evitare sanzioni di tipo penale. Si può versare quanto dovuto o un importo che riduca il debito residuo al di sotto dei 250.000 euro.
Ecco le informazioni da tener presente nel pagamento dell’acconto Iva del 2023, considerando quanto prevede l’articolo 6 della legge del 29 dicembre 1990, numero 405.
Acconto Iva 2023, pagamento entro il 27 dicembre: come effettuare il calcolo
Scade il 27 dicembre prossimo il termine per pagare l’acconto Iva del 2023, dovuta come ultimo periodo fiscale di liquidazione dell’imposta. La scadenza decorre sia per chi abbia optato per il versamento mensile che per chi preferisca il pagamento trimestrale. Per il versamento si può scegliere, a discrezione del contribuente, uno dei quattro metodi previsti. Si va dal metodo storico a quello previsionale, dall’analitico a quello speciale.
L’adozione del metodo storico consiste nel versare l’88 per cento dell’imposta che risulti a debito dalla liquidazione di dicembre 2022 per chi adotti il metodo di versamento mensile; dalla liquidazione del quarto trimestre del 2022 per i trimestrali speciali; dal saldo della dichiarazione annuale per l’anno 2022 per i trimestrali su opzione. Questi ultimi non devono aggiungere la maggiorazione dell’1 per cento.
Si può optare per il metodo di pagamento previsionale nel quale la percentuale dell’88 per cento del presunto debito deriva dalla liquidazione di questo mese per chi versi mensilmente; dalla liquidazione del quarto trimestre di quest’anno (per i trimestrali speciali) o dal saldo di dichiarazione annuale per l’anno in corso per i trimestrali su opzione.
Acconto Iva 2023, quali sono i metodi previsti per il calcolo e il versamento?
Chi è obbligato al versamento dell’acconto Iva per il 2023 può scegliere anche il metodo analitico che consiste nel versare il totale dell’imposta che scaturisce dal debito della liquidazione straordinaria al 20 dicembre 2023, inerente il periodo dal 1° dicembre al 20 dicembre per chi versa l’Iva mensilmente; o dal 1° ottobre al 20 dicembre per chi la versi ogni tre mesi.
Infine, il metodo di versamento può essere speciale, ai sensi di quanto prevede il comma 471, dell’articolo 1, della legge 311 del 2004. Ai sensi di questo articolo, le aziende rientranti nel decreto del ministero delle Finanze numero 370 e 366 del 2000, pagano il 97 per cento dell’importo risultante dalla media dei pagamenti trimestrali effettuati (o che avrebbero dovuto essere effettuati) per i primi tre trimestri di quest’anno. Gli articoli si riferiscono alle imprese della pubblica utilità e delle telecomunicazione che, nell’anno solare precedente, abbiano pagato più di due milioni di Iva.
Per queste imprese è possibile adottare il metodo analitico, ma non quello storico o previsionale. Sulle modalità di versamento degli acconti Iva di queste imprese, l’Agenzia delle entrate è intervenuta con la circolare numero 54 del 2005.
Come effettuare il pagamento dell’acconto?
Per effettuare il pagamento dell’acconto Iva del 2023, i soggetti obbligati devono utilizzare il modello F24. Sono due i codici tributo da utilizzare:
- 6013 per chi versi l’Iva mensilmente;
- 6035 per i versamenti trimestrali.
Si può anche ricorrere all’istituto della compensazione orizzontale, nel limite massimo stabilito anno per anno. Non si può, invece, effettuare la rateizzazione.