Il ministro Raffaele Fitto è stato intervistato nel programma ‘In mezz’ora’ di Rai 3 e ha parlato del Pnrr, spiegando che il governo è già al lavoro per presentare il piano degli obiettivi della quinta rata e sbloccarne il pagamento. Inoltre, ha affrontato anche la questione del Mes, che divide l’esecutivo.
Pnrr, Fitto: “Italia unico Paese a presentare gli obiettivi per la quinta rata”
Gongola, il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, e ne ha ben donde. Nel giro di pochi giorni, infatti, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano ha incassato l’approvazione della Commissione Europea al pagamento della quarta rata e il parere positivo dell’Ecofin.
Un ‘vento in poppa’ che permette al ministro di presentarsi ai microfoni del programma di Rai 3 ‘In mezz’ora’ gonfio d’orgoglio e ansioso di annunciare i prossimi step del governo sul Pnrr, a partire dalla quinta rata per la quale assicura che ci sarà davvero poco da aspettare.
“Siamo convinti che entro il 31 dicembre raggiungeremo gli obiettivi e potremo presentare la richiesta di pagamento. [L’Italia] è l’unico Paese che ha presentato e ricevuto il pagamento della quarta rata e, nei prossimi giorni, saremo l’unico Paese a presentare gli obiettivi della quinta rata”.
Fitto parla del confronto con la Commissione Europea come “serio e costruttivo“, i cui risultati positivi rappresentano la spinta necessaria all’esecutivo per le prossime mosse, che per Fitto daranno una spinta che il Paese non ha mai conosciuto prima.
“Adesso, a revisione conclusa dobbiamo mettere in campo un’azione concreta e coerente per attuare il più grande piano di investimenti e riforme che il nostro Paese abbia mai avuto e dobbiamo farlo in modo efficace”.
Fitto prende tempo su Mes e patto di stabilità: “Non possono andare separatamente”
Il ministro si fa più cauto quando viene toccato l’argomento Mes.
Il Meccanismo europeo di stabilità, del resto, da sempre agita le acque dell’esecutivo e Fitto, che ne è consapevole, prende tempo. Ritiene che la questione vada trattata in sede Ue in relazione ad altre, in primis il patto di stabilità, sul quale si augura che la trattativa con l’Europa “si possa chiudere positivamente per il nostro Paese“.
“Non può essere visto in modo autonomo. Il consiglio Ue deve affrontare le modifiche del bilancio Ue e altri dossier rilevantissimi, poi abbiamo la trattativa sul patto di Stabilità, le cose vanno raccordate e non possono andare separatamente”.
Infine, Fitto glissa quando, alla luce di un simile bagaglio di risultati positivi, gli viene chiesto come prenderebbe la possibile nomina a Commissario europeo.
“Sto facendo un lavoro molto complesso e queste sono valutazioni che faranno il governo e il presidente del Consiglio, io sono impegnato”.