Il Codacons risponde ad Amadeus dopo il video pubblicato nelle scorse ore in cui il conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo ha difeso tra le righe i La Sad, la band che lui stesso ha scelto in gara alla 74esima edizione della kermesse canora di mamma Rai. Il Codacons infatti ha chiesto la loro esclusione a causa di alcuni testi misogini della band. L’associazione ha fatto sapere di non riuscire a capire le ragioni che hanno spinto la tv di Stato a optare per questo trio con canzoni considerate inappropriate in un momento in cui tutti dovrebbero essere uniti nella battaglia contro la violenza di genere.

Amadeus ha poi condiviso un video sui suoi – tanto discussi – canali social in cui non ha parlato espressamente di loro, ma ha fatto un discorso sulla parola pregiudizio, sul significato di questo termine, affermando di non amare le persone che hanno un pregiudizio verso qualcuno o vero qualcosa. Secondo lui prima va ascoltato il brano proposto e poi si può esprimere un parere a riguardo e questo può valere anche per un libro, un film oppure una trasmissione.

Codacons ad Amadeus: il consiglio di invitare Gino Cecchettin

Il Codacons allora ha deciso di replicare ad Amadeus, dicendo di non amare le persone ipocrite, visto che lui a parole si schiera contro la violenza sulle donne, ma poi premia una band che usa frasi umilianti ed offensive nei confronti delle esponenti del gentil sesso. A detta del presidente Carlo Rienzi sono testi che possono rappresentare una incitazione alla violenza:

Se da un lato è vero che non si giudica una canzone prima di averla ascoltata dall’altro è altrettanto vero che si può e si deve giudicare prima un cantante se già se ne conoscono i brani e le violenze verbali verso le donne. Altrimenti, seguendo l’assurdo ragionamento di Amadeus, anche un mafioso che ha ordinato stragi potrebbe partecipare a Sanremo, purché presenti una bella canzone a attiri visibilità sulla kermesse.

Secondo il presidente del Codacons invece di “arrampicarsi sugli specchi con giustificazioni oggettivamente ridicole“, Amadeus farebbe bene a scusarsi con le donne italiane per le sue decisioni, e invitare a Sanremo il padre di Giulia Cecchettin, Gino Cecchettin (che nel frattempo tra qualche ora sarà ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa su NOVE con non poche polemiche al seguito) affinché possa lanciare un messaggio ai giovani sul dramma della violenza e “contro artisti come La Sad, Fedez, Emis Killa e altri che infarciscono le proprie canzoni con testi vergognosi contro le donne e pericolosi per i più giovani”.

Se Amadeus non dovesse tornare sui suoi passi e quindi non ritirare questa band dalla gara, il Codacons andrà avanti e sarà costretto a presentare esposto all’Agcom e alla Rai.

Le polemiche del Festival di Sanremo 2023

Già lo scorso anno ci sono stati vari problemi tra Codacons e Festival di Sanremo: Agcom ha confermato la sanzione per pubblicità occulta a Instagram da parte di Amadeus e della co-conduttrice Chiara Ferragni.

A seguito dell’apertura del procedimento da parte dell’Agcom, Codacons e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei Conti, chiedendo “il sequestro immediato dei compensi riconosciuti dalla Rai ad Amadeus, Chiara Ferragni, e dirigenti responsabili del Festival di Sanremo“.

Nell’esposto in questione le due associazioni chiedevano di controllare se ci fosse stata pubblicità occulta per Instagram nel corso della passata edizione, di valutare se i due conduttori avessero percepito denaro dall’azienda Meta o da piattaforme ad esso collegate, per pubblicizzare in maniera indiretta ed occulta il popolare social network.