Giorni di attesa per i lavoratori dipendenti privati e del pubblico impiego che aspettano quando arriva la tredicesima mensilità del 2023. L’attesa sta per terminare e i lavoratori subordinati quest’anno beneficeranno di importi maggiorati. In più, per i lavoratori statali e del comparto scolastico, l’accredito della tredicesima mensilità coincide anche con la fruizione dell’aumento una tantum stabilito dal decreto “Anticipi”, corrispondente all’intera indennità di vacanza contrattuale del 2024 moltiplicata per un coefficiente fisso.

Tredicesima 2023, quando arriva e importi maggiorati: agli statali anche l’aumento una tantum della vacanza contrattuale

Giorni di attesa per i lavoratori alle dipendenze, sia del pubblico impiego che privati, per l’accredito della tredicesima mensilità del 2023. L’accredito avrà date differenti a seconda della categoria di appartenenza, fermo restante che il calcolo per la determinazione di quanto spetti rimane invariato. Infatti, per determinare quanto spetti di tredicesima occorre moltiplicare la retribuzione lorda mensile per il numero dei mesi lavorati. Il risultato, poi, va diviso per dodici.

I percettori di pensione hanno già ricevuto la tredicesima mensilità nell’accredito di dicembre 2023. Per chi percepisce la pensione come accredito sul conto corrente, la data di pagamento coincideva con il 1° dicembre scorso. Diversamente, i pensionati che ritirano l’assegno mensile recandosi presso lo sportello di Poste Italiane, il pagamento varia a seconda della prima lettera del cognome, come di consueto da alcuni anni a questa parte.

Tredicesima 2023, ecco quando arriva: dipendenti privati e del pubblico impiego, le date

Per i dipendenti privati, invece, l’arrivo della tredicesima mensilità avviene, come stabilito dal contratto collettivo nazionale di lavoro, prima di Natale. Ciascun lavoratore dovrebbe verificare sul proprio Ccnl la data in cui si prevede l’accredito che non potrà andare oltre, in ogni caso, al 24 dicembre.

Date più precise di accredito sono previste per i lavoratori del pubblico impiego. Le tredicesime sono erogate ogni anno insieme al cedolino NoiPa della mensilità di dicembre. La visione del cedolino è già possibile sulla piattaforma NoiPa già dai primi giorni del mese.

Ciascun dipendente pubblico deve accedere, pertanto, nella propria area personale con le credenziali Spid per verificare l’accredito della somma. Eccezionalmente per quest’anno, i lavoratori del pubblico impiego ricevono, insieme alla tredicesima, anche l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale di tutto il 2024. Tale accredito è fissato tra il 15 e il 18 dicembre 2023.

Le date di accredito dei dipendenti della scuola sono già conosciute. Il 14 dicembre 2023 è il giorno in cui si procederà con l’accredito della tredicesima mensilità dei docenti delle scuole dell’infanzia e primarie; il 16 dicembre è la volta di tutti gli altri insegnanti e dei dipendenti pubblici.

Incrementi in busta paga fine 2023 docenti, Ata, infermieri e medici

Con il cedolino di dicembre 2023 i dipendenti del pubblico impiego riceveranno anche l’anticipo dell’indennità di vacanza contrattuale di tutto il 2024. Per calcolare quanto spetti, è necessario moltiplicare l’indennità di vacanza contrattuale spettante al proprio livello retributivo (di importo variabile da un minimo di 7,6 euro a un massimo di 22,27 euro delle fasce più elevate), per 13 mensilità per, infine, un coefficiente fisso pari a 6,7.

Per effetto di questo calcolo, la busta paga più bassa percepirà di anticipo a dicembre 595,76 euro. Ad esempio, i collaboratori scolastici con pochi anni di servizio prenderanno questa cifra. Tuttavia, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) potrà aspirare a percepire importi più alti, fino a 750 euro, a secondo degli anni di anzianità di servizio.

Restando nella scuola i maestri potranno percepire da 765 a 1.056 euro, a seconda dell’anzianità, i docenti scuola media e superiore avranno un minimo di 830 euro circa fino ad arrivare a 1.128 euro. Gli infermieri specializzati percepiranno almeno 1.053 euro in più, i medici e i presidi di scuola (dirigenti di secondo livello) avranno in busta paga 1.516 euro e i dirigenti di prima fascia circa 1.940 euro.