Ci stiamo avvicinando alla scadenza per il versamento del saldo Imu e la data da tenere a mente è il 18 dicembre: come si calcola? Si tratta della seconda scadenza utile dopo il pagamento dell’acconto di giugno, per completare il versamento dell’imposta per l’anno 2023.
Nel testo andremo a vedere come si calcola e come si effettua il pagamento, ma parleremo anche dei casi di esenzione. Non tutti i proprietari di immobili sono chiamati al pagamento dell’Imu. Ci sono, alcune categorie di immobili che non sono interessate al tributo e, per chi non lo sapesse, ci sono anche una serie di riduzioni e agevolazioni.
Saldo Imu 2023, scadenza fissata il 18 dicembre
L’Imposta Municipale Unica (Imu) è stata introdotta, sperimentalmente, nel 2012, per sostituire l’Ici. Successivamente, è stata accomunata ad altri tributi locali e, adesso, è disciplinata dalla Legge di Bilancio del 2020.
L’Imu è applicata in tutti i Comuni d’Italia, fatta salva l’autonomia impositiva prevista dagli statuti della Regione Fruili-Venezia Giulia e delle Provincia autonome di Trento e Bolzano.
Entro il 18 dicembre 2023, tutti i cittadini soggetti all’obbligo devono versare il saldo dell’Imu. La scadenza ordinaria per pagare la seconda rata dell’Imposta municipale unica, con l’eventuale conguaglio, solitamente è fissata al 16 dicembre.
Quest’anno il giorno 16 dicembre cade di sabato e, quindi, la scadenza slitta al 18 dicembre. Chi deve pagare il saldo Imu? L’imposta deve essere pagata da tutti in coloro in possesso di:
- Fabbricati, con esclusione delle abitazioni principali e loro pertinenze, non appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
- Aree fabbricabili;
- Terreni agricoli.
Quindi, il tributo deve essere pagato dal proprietario o dal titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie dell’immobile.
Come si calcola
L’Imu si paga in due soluzioni:
- Acconto o rata unica, entro il 16 giungo 2023;
- Saldo, entro il 18 dicembre 2023.
Come si calcola l’imposta da versare? L’acconto si basa su quanto versato nel 2022. Invece, per il saldo occorre calcolare l’importo dovuto per l’intero anno tenendo conto di acquisti e vendite, successioni o altri cambiamenti di destinazione.
Al saldo Imu si applica l’aliquota deliberata dal Comune entro il 28 ottobre, per poi detrarre l’acconto. Se il Comune non delibera nulla, allora rimane valida quella dell’anno precedente. Quindi, se la percentuale rimane invariata e senza nessun cambiamento sarà sufficiente pagare lo stesso importo versato a giugno.
Come si paga
Il versamento del saldo Imu deve essere effettuato con il Modello di pagamento unificato F24 oppure tramite bollettino postale. La prima opzione è più vantaggiosa perché utilizzando il modello F24 si può versare quanto dovuto in più Comuni e con addebito sul conto corrente.
Spieghiamo come compilare il modello F24. Intanto, facciamo presente che si deve compilare la sezione “IMU e altri tributi locali”.
Nella sezione “Codice” si deve inserire il codice corrispondente al Comune in cui si trova l’immobile. Per quanto riguarda il campo rateazione/mese rif non deve essere compilato, ma deve essere compilato il campo successivo, inserendo l’anno a cui si riferisce il pagamento dell’imposta: in questo caso, il 2023.
Successivamente, si deve inserire l’importo della rata Imu nel campo “Importi a debito versati”. Nell’altra colonna si devono indicare, se presenti, eventuali importi a credito compensati e i saldi.
Nella seconda colonna, si deve scegliere quale casella barrare, in base al tipo di operazione che si sta facendo. Quindi, nel caso del saldo di dicembre si deve barrare la casella apposita. In quella denominata “Numero immobili”, il cittadino deve segnare il numero delle case per cui si sta effettuando il versamento.