ISEE precompilato 2024: quando presentarlo? Abbiamo ricevuto molte domande che sollevano la questione di quando presentare l’ISEE per poter accedere ai contributi, bonus e sussidi previsti per il 2024.
Con la fine del Reddito di cittadinanza, gli aventi diritto possono già presentare la domanda per l’Assegno di inclusione sociale nel mese di dicembre. In questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza sulle tempistiche e sui documenti necessari per la presentazione dell’ISEE precompilato online.
ISEE precompilato 2024
I contribuenti possono presentare l’indicatore ISEE precompilato utilizzando il servizio dedicato dell’INPS, che fornisce già tutti i dati principali senza la necessità di recuperare la propria documentazione.
È sufficiente accedere al portale INPS utilizzando le proprie credenziali digitali come SPID, carta di identità elettronica o la carta nazionale dei servizi, e seguire passo per passo le istruzioni fornite dal servizio nell’area “ISEE precompilato”.
I contribuenti hanno la possibilità di presentare direttamente il modello ISEE avvalendosi della modalità precompilata o di richiedere i servizi del Patronato.
Modello ISEE: come funziona
Come spiegato dall’INPS e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’ISEE è l’indicatore indispensabile per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione economica o sociale agevolata.
L’ISEE aggiornato, infatti, viene richiesto sia per l’accesso ai servizi di pubblica utilità, come ad esempio bonus per luce, gas, acqua, e molto altro. L’ISEE viene utilizzato anche per richiedere la partecipazione alle varie prestazioni sociali e sociosanitarie.
Come si ottiene l’ISEE? Il contribuente per ottenere la propria certificazione ISEE deve compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU). Si tratta di un documento che contiene tutte le informazioni di natura anagrafica, reddituale e patrimoniale indispensabili per fotografare la situazione economica del nucleo familiare.
Il contribuente può presentare la DSU in qualsiasi periodo dell’anno. L’ISEE elaborato nel 2024 avrà validità fino al 31 dicembre 2024.
Quando si può fare l’ISEE 2024? È importante notare che i modelli ISEE elaborati nel 2023 scadono il 31 dicembre. Pertanto, a partire da gennaio, è possibile richiedere il nuovo ISEE 2024, indicando i redditi del 2022.
Nel 2024, le novità includono l’esclusione degli investimenti in titoli di stato dal calcolo dell’ISEE e vantaggi per i titolari di partita Iva che aderiscono al concordato preventivo.
Istruzioni INPS ISEE precompilato
Si riportano testualmente le spiegazioni fornite dall’INPS per la compilazione del modello ISEE online. In particolare, solo se il dichiarante ha optato per l‘autorizzazione tramite delega e riscontri, dovrà fornire diversi elementi per ciascun membro maggiorenne, tra cui:
- importo esposto al rigo differenza nella dichiarazione dei redditi modello 730-3 o dal quadro RN del modello redditi persone fisiche dei due anni precedenti (2022);
- se questi modelli non sono stati presentati (rientra in questo caso anche la sola presenza di CU) deve essere indicata L’assenza di dichiarazione dei due anni precedenti (2022);
- assenza di rapporti finanziari al 31 dicembre 2022;
- esistenza di rapporti finanziari il cui valore complessivo sia inferiore ad 10.000 euro al 31 dicembre 2022.
In caso di esistenza di rapporti finanziari di valore pari o superiore a 10.000 euro, è possibile optare tra:
- valore del saldo contabile al 31 dicembre dell’annualità rilevante ai fini dell’ISEE di uno dei depositi e conti correnti bancari e postali di cui al quadro FC2, sez. I della DSU;
- valore alla stessa data di una delle altre forme di patrimonio mobiliare di cui al quadro FC2, sez. II;
- numero della tessa sanitaria e data di scadenza.
ISEE 2024: cosa fare in caso di difformità od omissioni
Il contribuente può presentare un modulo integrativo per richiedere la rettifica dell’attestazione ISEE. In particolare, in caso di difformità od omissioni, è possibile:
- presentare domanda per la prestazione avvalendosi della stessa attestazione ISEE recante le omissioni o difformità;
- con riferimento a omissioni o difformità relative al patrimonio mobiliare, la documentazione va richiesta dal cittadino esclusivamente all’intermediario (Banca, Poste Italiane, ecc.) che ha comunicato i rapporti finanziari all’Agenzia delle Entrate;
- presentare una nuova DSU, comprensiva delle informazioni in precedenza omesse o diversamente esposte;
- richiedere al CAF la rettifica della DSU, con effetto retroattivo, esclusivamente qualora quest’ultima sia stata presentata tramite CAF e quest’ultimo abbia commesso un errore materiale.