Dopo le polemiche alla prima della Scala, l’urlo Viva l’Italia antifascista! è risuonato anche a ‘Più libri più liberi’. È accaduto durante uno degli incontri della fiera della piccole e media editoria in corso a Roma, scatenando gli applausi di tutti i presenti, compresa la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, presente all’evento.

Più libri più liberi, Damilano dopo le polemiche della Scala: “Ormai bisogna girare con la carta d’identità…”

Un siparietto divertente perché, in fondo, l’arma migliore contro le assurdità è sempre l’ironia, la presa in giro.

E così, dopo le polemiche alla prima del Teatro alla Scala di Milano, per l’urlo Viva l’Italia antifascista! e la conseguente identificazione del responsabile – il giornalista Marco Vizzardelli – di un simile, ‘oltraggioso’ gesto da parte degli agenti della Digos, ecco che la storia si ripete a ‘Più libri più liberi’.

Prima della presentazione del libro La società esiste di Giorgia Serughetti, alla fiera della piccola e media imprenditoria a Roma, un membro del pubblico ha urlato proprio la frase ‘incriminata’, suscitando gli applausi e il divertimento dei presenti.

Applausi anche dai tre protagonisti dell’incontro: la scrittrice, accompagnata dal moderatore Marco Damilano e dalla segretaria del Pd Elly Schlein. E proprio Damilano si è lasciato andare alla battuta che ridicolizza come merita la questione inaugurata nello storico teatro di Milano.

“Avevo già pronta la carta d’identità. Ormai bisogna girare così, tante volte ci fosse l’esigenza di essere identificati…

Polemica della Scala, Ilaria Cucchi ne approfitta per tornare a chiedere i codici identificativi per le forze dell’ordine

Chi ha poca voglia di scherzare è, invece, Ilaria Cucchi, senatrice per Alleanza Verdi e Sinistra.

La senatrice, sorella di Stefano Cucchi, ucciso nel 2009 mentre si trovava in custodia cautelare in una caserma dei carabinieri, fa riferimento alla vicenda in un post sul suo profilo Facebook. Sotto l’hashtag #identificarsi, Cucchi torna a chiedere l’introduzione dei codici identificativi per le forze dell’ordine, pubblicando una foto con il messaggio eloquente: Perché non iniziate voi?