Bonus assunzioni del 2024, per il 1° gennaio prossimo sono in arrivo tre nuovi incentivi che andranno a favore delle immissioni nel mondo del lavoro (o di stabilizzazioni del rapporto di lavoro) di giovani, donne ed ex percettori del Reddito di cittadinanza. Questi ultimi, nel prossimo anno, potrebbero percepire il nuovo Assegno di inclusione o, da settembre scorso, il Supporto per la formazione e il lavoro.

Le misure andranno a sostituire le attuali misure legate alle assunzioni di donne, giovani (fino a 36 anni di età) e Neet. Per alcune misure, il bonus stabilisce lo sconto integrale dei contributi che i datori di lavoro versano a favore dei nuovi assunti. Una misura del genere è prevista proprio per chi percepisca una delle due misure che hanno sostituito il Reddito di cittadinanza.

Bonus assunzioni 2024, dal 1° gennaio tre nuovi incentivi per giovani, donne ed ex percettori del Reddito di cittadinanza

Tre misure di bonus relative alle assunzioni nel 2024 sono pronte a fare il debutto dal prossimo 1° gennaio e a sostituire gli attuali incentivi per le immissioni nel mondo del lavoro a favore di giovani under 36, donne e Neet. Il primo incentivo consiste nello sconto dei contributi a carico del datore di lavoro che effettui le assunzioni pari al 100% di quanto dovuto.

Lo sconto contributivo integrale vige se l’assunzione sia fatta a un percettore dell’Assegno di inclusione (Adi) – misura per la quale si può presentare domanda dal 18 dicembre 2023 – o del Supporto per la formazione e il lavoro. Il bonus ha un valore di 8mila euro se l’assunzione è a tempo indeterminato o di 4mila euro per contratti a tempo determinato. Entrambi i valori devono essere riparametrati per 12 mesi che è la durata del bonus.

A favore dell’impresa vanno anche delle maggiorazioni. Infatti, si prevede un’ulteriore deduzione (da calcolare nella dichiarazione Irpef o Ires) sul minore tra il costo del 2024 per le nuove assunzioni e l’aumento delle spese del personale intervenuto tra quest’anno e il 2024. Un altro 10% di maggiorazione si applica se le assunzioni misurano a immettere sul lavoro soggetti di categorie particolarmente svantaggiati, tra i quali disabili, donne con almeno due figli minori e giovani che non rientrino nell’Assegno di inclusione.

Bonus assunzioni 2024, come funziona la decontribuzione Sud?

Una seconda misura di incentivi per le assunzioni deriva dalla decontribuzione delle regioni del Sud Italia, bonus già previsto dalla legge di Bilancio 2021 ma che, per ogni anno, occorre confermare dopo aver ricevuto il via libera dalla Commissione europea. L’ok non è ancora arrivato, ma il governo punta a introdurre la misura almeno fino a tutto giugno prossimo.

Il bonus si applica per le imprese aventi sede nelle regioni del Sud Italia (Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise, Campania, Calabria, Basilicata e Abruzzo), che possono applicare percentuali decrescenti in rapporto alle annualità delle contribuzioni. Fino a tutto il 2025, il bonus è pari al 30 per cento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, riducendosi al 20 per cento per il biennio successivo (2026 e 2027), fino a dimezzarsi al 10 per cento nel 2028 e 2029.

I numeri sono tutti a favore della misura. Dai dati che si hanno a disposizione per l’anno 2022, la decontribuzione per il Sud ha prodotto sconti contributivi per 1.377.844 immissioni a lavoro e stabilizzazioni contrattuali. Il buon andamento è stato confermato nel 2023, anno nel quale gli incentivi hanno riguardato 777.615 assunzioni e stabilizzazioni nel solo primo semestre.

Incentivi immissioni a lavoro per giovani mai con contratto a tempo indeterminato

Infine, un altro bonus sarà attivo dal 1° gennaio 2024 e riguarderà l’incentivo che le imprese possono ottenere sulle assunzioni di giovani under 30. La misura, già prevista dalla legge di Bilancio 2028, consente di ottenere uno sconto sulla contribuzione di importo pari alla metà della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziale, fino a un massimo di 3.000 euro, da riproporzionare su base mensile. Per ottenere il bonus, il nuovo assunto deve essere al suo primo contratto di lavoro a tempo indeterminato.