Hellas Verona-Lazio mette in mostra quello che fino ad ora sono le due squadre: tanta grinta e poca tecnica per i ragazzi di Baroni, percorso altalenante per la squadra di Sarri. Mettendo insieme esce fuori un 1-1 al Bentegodi, che fa più male alla Lazio dato che con una vittoria avrebbe accorciato le distanze nei confronti di Roma e Napoli.

Gli ospiti partono bene, pressando forte gli avversari, riuscendo a trovare il gol del vantaggio con un gol di tacco di Zaccagni dopo una un’azione corale molto veloce. Da quel momento la Lazio gestisce, flirtando con il gol del raddoppio ma cestinando troppe occasioni. La punizione arriva al 70′ con il neo entrato Henry, che sfrutta l’errore di Provedel trovando il gol del pareggio.

Partita che diventa ancor più difficile per i padroni di casa a un quarto d’ora dal termine a causa dell’espulsione di Duda, ma il fortino regge e l’Hellas si prende un punto prezioso, mentre la Lazio torna a Roma con tanti rimpianti. Di seguito le pagelle.

HELLAS VERONA

MONTIPO’ 6 – Nulla può sul colpo di tacco di Zaccagni. Per il resto non corre particolari pericoli.

TCHATCHOUA 5.5 – Ha un cliente scomodo come Zaccagni, che perde in occasione dell’1-0. Nel secondo tempo il Verona trova il pareggio, e da lì la butta più sulla garra, offrendo qualcosa di più.

COPPOLA 6 – Si attacca a Immobile non lasciandogli spazio nemmeno per un secondo. Recupero fondamentale su Luis Alberto che stava per mettere il capitano biancoceleste a tu per tu con Montipò. Salvataggio decisivo. (DALL’87’ MAGNANI S.V.)

AMIONE 6 – Buona l’accoppiata con Coppola, anche se scivola in occasione dell’assist di Felipe Anderson a Zaccagni. Ma non molla mai.

TERRACCIANO 5.5 – Pomeriggio non semplice, da quella parte ha Felipe Anderson e Lazzari, non propro gli ultimi arrivati. Se la cava come può.

DUDA 4 – Troppo irruento, lo si vede da subito. Pochi minuti dall’inizio del match e subito giallo. Flirta con la seconda ammonizione che puntualmente arriva, lasciando la squadra a soffrire l’ultimo quarto d’ora di gara.

FOLORUNSHO 5 – Non riesce a fare filtro, ogni volta che la Lazio attacca dalle sue parti riesce a trovare libertà di manovra. Nullo anche quando si tratta di sganciarsi. (DAL 57′ HONGLA 6 – Un pò più di dinamismo in mezzo, ma ci voleva poco.)

NGONGE 5.5 – L’uomo della rovesciata di Udine non riesce a replicare il match contro i bianconeri. Non riesce a trovare il guizzo, dal suo cross nasce il pareggio, ma per il resto troppo poco.

SERDAR 5 – Non accende mai la manovra, viene blindato dal centrocampo biancoceleste. (DAL 46′ LAZOVIC 6 – Il suo ingresso scuote un pò il Verona, che può contare su maggior tecnica. Lo si capisce dal fatto che lo cercano spessissimo.)

SUSLOV 5.5 – Non spinge con continuità, pensa sopratutto a coprire, anche perchè Lazzari da quella parte è una furia. (DAL 75′ MBOULA S.V.)

DJURIC 5 – La squadra cerca sempre lui perchè le idee non sono tantissime. Lui non si tira indietro, ma a parte qualche sponda davanti non riesce ad essere pericoloso. (DAL 57′ HENRY 7 – Ancora lui. Dopo il gol allo scadere contro l’Udinese offre il replay contro la Lazio. Il minuto è diverso, ma il peso specifico del gol rimane sempre alto.)

All.BARONI 5.5 – Primo tempo difficile, secondo meglio. Il gol arriva con l’ausilio della Dea Bendata, permettendo di dare continuità di risultati. Ma il lavoro da fare è tanto, a parte la grinta in campo si vede ben poco dal punto di vista tecnico.

LAZIO

PROVEDEL 4.5 – Se con il Cagliari è stato protagonista in positivo, con il Verona lo è in negativo. Il cross di Ngonge è diretto verso la porta, ma lui lo legge male smanacciando in maniera non irreprensibile, permettendo al Verona di pareggiare.

LAZZARI 7 – Ha ragione Sarri, è in forma e si vede. Sgasate continue, anticipi precisi, sovrapposizioni importanti (da una arriva il gol del vantaggio) e concentrato in fase di copertura. Un fattore.

CASALE 6 – Di nuovo in campo, non corre particolari rischi, anche perchè il Verona non spinge. Troverebbe anche il gol del 2-1, annullato per una spinta sul difensore avversario.

GILA 6 – Ha di fronte un gigante come Djuric, lo limita come può, non sfigurando. Qualche errore in fase di appoggio, ma a parte questo conferma le buone uscite precedenti.

MARUSIC 5.5 – Lì contro Ngonge fatica e non poco, tant’è che che rimedia un giallo per non essere riuscito a contenerlo a dovere. Esce per un problema all’occhio. (DAL 29′ HYSAJ 6 – Nulla di trascendentale, svolge il compitino). (DALL’ 84′ LUCA PELLEGRINI S.V.)

GUENDOUZI 6 – Solito dinamismo, anche se rispetto al Genoa non riesce ad essere pulito quando si tratta di far ripartire in maniera veloce. Qualche errore in fase di appoggio. (DALL’84’ VECINO S.V.)

ROVELLA 6.5 – Anche oggi viene marcato a uomo, ma questa volta è lucido, trovando sempre la soluzione per smarcarsi e poter impostare. Prezioso in fase di filtro.

LUIS ALBERTO 6 – Pulisce tantissimi palloni, cercando di innescare i compagni più volte. Anche a mezzo servizio è imprescindibile per la squadra.

FELIPE ANDERSON 6 – Entra bene, trova anche l’assist per il gol di Zaccagni. Nella seconda frazione ha la possibilità di trovare quel raddoppio che con ogni probabilità avrebbe chiuso il match, ma cicca clamorosamente. Vedendo il pareggio finale, è un errore pesante.

IMMOBILE 5 – Tanto movimento, ma poco arrosto. Finisce nella morsa dei centrali avversari, giocando solamente spalle alla porta. (DAL 70′ CASTELLANOS 5.5 – Meglio rispetto al capitano, anche se non basta.)

ZACCAGNI 7 – Nuovamente titolare, si vede che ha fame. Cerca semore l’uno contro uno, quando non lo fa cerca di imbucarsi. E uno dei tanti inserimenti vale il gol del momentaneo vantaggio, grazie a un gol di tacco da vedere e rivedere. Esce dal campo sfinito. (DAL 70′ PEDRO 5.5 – Non entra benissimo. La corsa c’è, come sempre, ma quando si tratta di essere più concreto ecco che incappa in qualche errore di troppo.)

All.SARRI 5.5 – Ancora una rimonta, ancora punti lasciati per strada. Nel post Genoa è stato profetico: “Se gestisci rischi di poterlo prendere il gol”. Puntualmente si è realizzato tutto quello che ha detto. Da capire se è un problema tecnico o mentale, perchè la squadra non gioca male, ma ha tante occasioni per chiuderla e puntualmente non lo fa.