Nei giorni scorsi, sei persone sono state ricoverate per aver ingerito funghi velenosi. Ora altri due casi. Un uomo di 65 anni e uno di 41 mangiano per sbaglio funghi velenosi e rimangono intossicati ad Alghero e a Sassari, Sardegna. Entrambi sono stati ricoverati in Pronto Soccorso e posti sotto osservazione.
Sardegna, mangiano funghi velenosi e finiscono al pronto soccorso
Il primo episodio di intossicazione da funghi velenosi è avvenuto a Cagliari la scorsa settima. A finire in ospedale circa 6 persone, fra le quali anche una bambina di 10 anni. In queste ore la notizia che altre due persone sono rimaste intossicate dopo aver mangiato funghi velenosi.
La segnalazione è arrivata da Alghero, dove un 65enne aveva ingerito dei funghi dopo averli raccolti nei boschi. Parte di questi è stata regalata a dei vicini di casa, mentre gli scarti erano stati dati ai gatti dell’uomo. Sia i felini che il padrone hanno subito iniziato a mostrare i segni di un’intossicazione, con nausea e vomito. L’uomo ha trascorso quattro giorni sotto osservazione all’ospedale Civile di Alghero a causa dei sintomi provocati dal fungo Entoloma sinuatum. Allertati tempestivamente i vicini e il fratello del 65enne, che si sono sbarazzati dei funghi prima di consumarli.
Il secondo caso riguarda un uomo di 41 anni di Sassari, finito in pronto soccorso all’ospedale Santissima Annunziata per aver mangiato un piatto di Macrolepiota rhacodes. Questi funghi velenosi sono stati scambiati dall’uomo per quelli “Mazza di tamburo”. Per il 41enne la prognosi è stata di 48 ore di osservazione.
Sardegna, altri due casi di intossicazione da funghi velenosi. L’asl: “Fate attenzione”
I medici sono intervenuti tempestivamente e ora entrambi gli uomini sono fuori pericolo. Questo è quanto riferisce l’Asl di Sassari, che invita a usare prudenza quando si raccolgono funghi selvatici. Il responsabile dell’Ispettorato Micologico dell’Asl di Sassari, Pietro Murgia ha così dichiarato:
Tutti abbiamo in casa o nel vicinato “l’esperto” raccoglitore di funghi, ma anche se gradito dono, invitiamo la popolazione a prestare sempre attenzione, in questo caso siamo riusciti ad intervenire prima del loro consumo ma non siamo sempre così fortunati. Se la nostra consulenza è fondamentale per riconoscere le specie velenose, lo sono anche i nostri consigli per il trattamento e la consumazione del prodotto.
La consulenza relativa al riconoscimento dei funghi selvatici raccolti è gratuita e necessaria per determinare che specie si stia raccogliendo. L’esperto ha fornito alcuni consigli utili, fra i quali consumare i funghi in piccole quantità e in maniera discontinua. Inoltre, è importante documentarsi sulla giusta cottura dei funghi, dal momento che sono scarsamente digeribili dal nostro organismo per alcune sostanze che li compongono.