La famiglia di Mahsa Amini, attivista scomparsa un anno fa, è stata fermata all’aeroporto di Teheran dove si era diretta per volare in Francia e ritirare il Premio Sakhanorv.

Iran, le autorità bloccano la famiglia di Masha Amini a Teheran

L’Iran ha impedito alla famiglia di Mahsa Amini di ritirare il Premio Sakharov, conferito dal Parlamento europeo in memoria della giovane attivista. Le autorità iraniane hanno impedito al padre, alla madre e al fratello di Amini di lasciare il Paese. I tre familiari della giovane, morta lo scorso anno mentre si trovava in custodia cautelare presso la polizia morale, sono stati bloccati all’aeroporto di Teheran.

Teheran, sequestrati i passaporti della famiglia di Masha Amini

Come riferisce anche l’avvocato Chirinne Ardakani, alla famiglia di Masha Amini è stato impedito di volare alla volta di Strasburgo nonostante i visti. I passaporti dei familiari, inoltre, sono stati confiscati da parte delle autorità. Masha Amini è diventata il simbolo di una rivolta inedita in Iran, scatenando diverse proteste guidate proprio dalle donne. Le stesse contestazioni sono state scandite dallo slogan “Donna, Vita, Libertà”. La protesta delle iraniane però ha via via coinvolto anche altri strati della popolazione, come uomini e anziani che reclamano riforme nel Paese.