La Commissione Europea, il Consiglio dell’Unione Europea e il Parlamento Europeo hanno concordato sull’Ai Act, il primo quadro normativo riguardante i sistemi di intelligenza artificiale.

Ai Act, cosa prevede il testo sull’intelligenza artificiale

L’Europa ha raggiunto un accordo sull’Ai Act, la legge europea sull’intelligenza artificiale. Il commissario europeo al mercato interno, Thierry Breton, ha comunicato l’accordo raggiunto attraverso un tweet. È il primo regolamento sui sistemi di intelligenza artificiale al mondo.

La legge regola l’utilizzo dell’intelligenza artificiale dei cittadini ma anche dei governi per la sorveglianza biometrica. Inoltre, disciplina i sistemi di intelligenza artificiale, come ChatGPT, richiedendo maggiore trasparenza. Con questo accordo politico, l’Ue potrebbe garantire la sicurezza dei sistemi di intelligenza artificiale messi sul mercato europeo e la loro conformità ai diritti fondamentali e ai valori dell’Ue.

Il regolamento dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale

L’Ai Act si basa su un semplice concetto: più il sistema di intelligenza artificiale può provocare danni più restrittive saranno le norme che ne regolamentano l’utilizzo. Sono state individuate 3 categorie di rischio:

  • Rischio minimo: sono la stragrande maggioranza dei sistemi attualmente utilizzati e beneficeranno un free pass.
  • Alto rischio: tra cui sistemi di alta qualità dei set dati, documentazione dettagliata, accuratezza e sicurezza informatica, mitigazione del rischio. Un esempio concreto ne sono i sistemi di riconoscimento biometrico, categorizzazione e riconoscimento delle emozioni. Tutti questi sistemi saranno soggetti a regolamentazioni molto stringenti e dettagliate.
  • Rischio inaccettabile: sono i sistemi considerati una chiara minaccia ai diritti fondamentali delle persone. Questi influenzano il comportamento umano per eludere la libertà decisionale degli utenti. Esempi reali sono le applicazioni di polizia predittiva, i sistemi che determinano un “punteggio sociale” attribuito dai governi o aziende. Tutti questi saranno vietati.

Questa legge potrebbe diventare un primo modello per tutti quesi paesi che non concordano con la blanda regolamentazione degli Stati Uniti e con le regole provvisorie della Cina.