Tragedia la scorsa notte a Tivoli, alle porte di Roma, dove un incendio si è sviluppato all’interno dell’ospedale San Giovanni Evangelista: quattro le vittime accertate, secondo quanto riferito dai Vigili del Fuoco. La struttura, con circa 200 persone all’interno, è stata evacuata. Sono attualmente in corso le operazioni di messa in sicurezza: le fiamme sarebbero divampate intorno alle 22:30 di venerdì 8 dicembre.
Incendio nell’ospedale di Tivoli, in provincia di Roma: quattro vittime, pazienti evacuati
Stando a una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero partite dal retro della struttura, per poi raggiungere il piano -3, dove si trovano i rifiuti speciali. Da lì si sarebbero propagate al Pronto Soccorso e alla Terapia Intensiva. Non sarebbero stati interessati altri reparti, ma il fumo ha raggiunto l’intera struttura, che è stata così evacuata.
Tragico il bilancio: quattro le vittime accertate. Si tratta di Pierina Di Giacomo e Romeo Sanna, entrambi di 86 anni; Giuseppina Virginia Facca di 84 ed Emilio Timperi di 76 anni. Tre sono morte in seguito al rogo, mentre una quarta d’infarto prima dell’evento, anche se non sono ancora chiare le circostanze.
I Vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per domare l’incendio. Le squadre sono ancora al lavoro per mettere in sicurezza l’area, insieme alla Protezione civile del Comune di Tivoli. Sul posto anche carabinieri e polizia.
I soccorsi
I sanitari del 118, intervenuti sul posto, hanno trasportato e smistato 69 pazienti in vari ospedali di Roma e provincia. Sul luogo dell’incidente si sono recate anche 23 ambulanze e tre auto mediche. Sono stati inoltre montati sul posto 2 pma (posti medici avanzati) per il trattamento dei pazienti.
Altri hanno raggiunto diversi nosocomi di Roma con l’ausilio di altri mezzi. I pazienti evacuati, tra cui 7 bambini e alcuni neonati, sarebbero circa 134. In totale circa 200 le persone evacuate, considerando anche i sanitari.
Intanto la ASL sta avvisando i parenti dei pazienti evacuati in merito alla loro nuova sistemazione.
I pazienti non gravi nella palestra comunale di Tivoli
Nel corso della notte il comune ha attivato il Centro Operativo Comunale, in modo da supportare le operazioni di evacuazione dei pazienti, aggiornando i cittadini della situazione tramite i propri canali social.
Durante la notte il Comune ha fatto sapere che i primi 20 pazienti non gravi erano stati trasferiti dalle aree agibili dell’ospedale all’adiacente palestra comunale Maramotti, allestita dalla Protezione civile con brandine, coperte e cuscini. Altri 40 sarebbero arrivati in seguito.
Proprio questa palestra è utilizzata come struttura di “passaggio” per quei pazienti che dovranno essere trasferiti in altre strutture sanitarie in ambulanza.
Via Roma, sulla quale si affaccia l’ala dell’ospedale più danneggiata dal rogo, è stata chiusa al traffico per permettere il passaggio dei mezzi pesanti nella notte. In mattinata è stata riaperta. Sospeso momentaneamente anche il servizio dei bus Cotral all’interno della città.
Chiuso il Pronto Soccorso
Il Comune, sempre attraverso i canali social, fa sapere che il pronto soccorso è chiuso: per ogni esigenza è necessario rivolgersi ai centri ospedalieri vicini.
L’ospedale San Giovanni Evangelista ora rischia una lunga chiusura: risulta infatti completamente inagibile e sono in corso le verifiche dei danni. Ancora sconosciute le cause del rogo.
Nei prossimi giorni, una volta che l’ambiente si sarà completamente raffreddato, ci sarà un nuovo sopralluogo per accertamenti sulla natura dell’evento. Intanto la ASL sta avvisando i parenti dei pazienti evacua
Il sindaco della cittadina, Giuseppe Proietti, ha poi confermato che le vittime del rogo sono tre e una quarta è deceduta prima dell’incendio.
Fin dallo scoppio dell’incendio numerose squadre dei Vigili del Fuoco, moltissime squadre della Protezione civile di Tivoli, tutte le forze ordine (Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia Locale di Tivoli), oltre a tutto il personale sanitario interno all’ospedale, si sono adoperati instancabilmente per gestire l’emergenza, in particolare per evacuare i pazienti nel minor tempo possibile e in sicurezza e, nel caso della Protezione civile di Tivoli, per allestire la vicina palestra comunale Maramotti con coperte, letti e cuscini. (…) Il mio pensiero va alle vittime e alle loro famiglie, ai pazienti evacuati e ai loro cari che hanno dovuto vivere l’angoscia di questa notte. Ringrazio sentitamente tutti coloro i quali in queste ore hanno affrontato la situazione di eccezionale emergenza e i tanti professionisti sanitari che, pur a casa o non in servizio, sono accorsi prontamente per fornire il proprio prezioso aiuto e contributo, soprattutto presso la Palestra Maramotti
si legge sul post.
Aperta un’inchiesta sul rogo di Tivoli
La procura di Tivoli ha aperto un fascicolo di indagine sull’incendio e disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso dei 4 anziani morti. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo plurimo e incendio colposo.
I carabinieri di Tivoli hanno dato un importante contributo, soprattutto nella prima fase di evacuazione degli allettati e nella messa in sicurezza delle sacche di sangue per le emergenze.
Intanto al vaglio degli investigatori le immagini delle videocamere dell’ospedale: secondo quanto si apprende, le immagini potrebbero risultare fondamentali per escludere la possibilità, seppur remota, di un gesto doloso.
Bonelli: “Schillaci riferisca in Parlamento”
Il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Verdi e Sinistra Angelo Bonelli è intervenuto sulla tragedia, chiedendo che il ministro Schillaci- che ha chiesto al più presto di chiarirne la cause-riferisca in Parlamento sull’incidente.
Morire in ospedale per un incendio: 4 morti e 200 sgomberati tra i pazienti a Tivoli. Alle loro famiglie le mie sentite condoglianze. Non è tollerabile che fatti di questo genere possano accadere. Il SSN pubblico dovrebbe essere una priorità ma si investe su altro. Il ministro Schillaci venga a riferire in Parlamento
ha scritto. Intanto il PD Lazio ha espresso cordoglio e vicinanza a tutta la comunità di Tivoli.
Una volontaria sui social: “Abbiamo fatto tutto il possibile”
La volontaria Veronica F., intervenuta nell’incendio di Tivoli, ha scritto un lungo post di sfogo su Facebook.
Abbiamo fatto tutti il possibile. Ci perdonino le anime di chi non siamo riusciti a raggiungere in tempo… Che la terra vi sia lieve. Si potrebbero dire tante cose, infinite, ma a cosa servirebbe? Una grande disgrazia che non doveva accadere e che si poteva e doveva evitare. Perché un ospedale dovrebbe offrire cure, serenità, assistenza, conforto. In 12 anni di volontariato e 32 di vita, purtroppo questa è stata una delle notti più tristi. Credetemi non è bello vedere gli occhi di un malato che trasmettono la pura paura di morire. Paura che gli sale ancora di più quando ti vedono entrare nelle stanze buie con il casco in testa, il respiratore sulla bocca e la divisa antincendio addosso.
La volontaria ricostruisce poi i momenti drammatici del rogo:
Sentire persone che gridano, persone che pregano pensando che quella sia la loro ultima preghiera. Telefoni dei pazienti che squillano perché i loro cari sono in estrema preoccupazione, cercare di rispondere a più chiamate possibili per dare un sospiro di sollievo a chi ha l’anima in pena per il proprio caro ricoverato. Pavimento e pareti che emanano calore… Non puoi farti prendere dallo sgomento perché hai interi reparti da svuotare, scendendo e salendo ripetutamente 4/5 piani a piedi, portando pazienti sui lenzuoli adibiti a barelle. Vedere medici e infermieri che cercano di mantenere ordine e signorile pazienza in mezzo al fumo nocivo che ha invaso corridoi e stanze.
I numeri di emergenza da contattare
I parenti dei pazienti evacuati e trasferiti, in seguito all’incendio divampato nell’ospedale di Tivoli, possono contattare i seguenti numeri di emergenza. Potranno conoscere le condizioni dei propri familiari e ricevere informazioni, come comunicato dalla Regione Lazio:
- 3312698956;
- 3312698996;
- 3312698926;
- 3312698918.