Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, ha espresso la propria posizione in merito al conflitto in corso a Gaza optando per un cessate il fuoco durante la riunione del Consiglio di Sicurezza.

Guterres: “La brutalità di Hamas non giustifica le punizione del popolo palestinese”

Antonio Guterres, segretario generale dell’ONU, è intervenuto nel corso della riunione del Consiglio di Sicurezza prendendo una posizione sul conflitto in corso a Gaza:

“La brutalità perpetrata da Hamas non potrà mai giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese. Siamo tutti consapevoli che Israele ha iniziato la sua operazione militare in risposta ai brutali attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. La gente di Gaza guarda nell’abisso”.

Guterres: “La comunità internazionale deve fare tutto per porre fine a questo conflitto”

Il numero uno delle Nazioni Unite ha poi proseguito, esortando lo stesso Consiglio di Sicurezza ad optare per un cessate il fuoco. Una posizione condivisa anche dalla Cina, come confermato dalle dichiarazioni dell’ambasciatore all’Onu Zhang Jun. A New York alle 17.30 locali, equivalenti alle 23.30 italiane, verrà effettuato un voto su una risoluzione in merito.

“La comunità internazionale deve fare tutto il possibile per porre fine a questa dura prova. Esorto il Consiglio a non risparmiare alcuno sforzo per spingere per un cessate il fuoco umanitario immediato, per la protezione dei civili e per la consegna urgente di aiuti salvavita. Gli occhi della storia stanno guardando, è tempo di agire”.

Guerra a Gaza, Stati Uniti scettici sul cessate il fuoco

Durante la stessa riunione però è arrivata anche la presa di posizione degli Stati Uniti, rappresentati da Robert Wood. Per il governo di Washington, un cessate il fuoco metterebbe soltanto le basi per una nuova guerra.

“Gli Stati Uniti sostengono fermamente una pace duratura, in cui sia israeliani che palestinesi possano vivere in pace e sicurezza. Ma non sosteniamo le richieste per un cessate il fuoco immediato. Ciò non farebbe altro che gettare i semi per la prossima guerra, perché Hamas non ha alcun desiderio di vedere una pace duratura e una soluzione a due Stati”.