Si, adesso cercare di capire la data del rientro di Chris Smalling in campo per la Roma comincia ad essere un sport. Perchè quella relativa al centrale inglese è diventata una telenovela dove non si riesce a mettere la parola fine, ma che si arricchisce di puntate ogni giorno che passa.
Anche se l’ambiente sta esaurendo la pazienza: da Mourinho ai tifosi, tutti stanno cominciando a mal sopportare la situazione, nessuno si aspettava che l’infiammazione tendinea lo potesse tenere fuori così a lungo, complice anche le scelte del giocatore in merito al tipo di terapia da seguire.
Ma il tempo scorre, e non si può aspettare all’infinito, ecco perchè la Roma sta cominciando a guardarsi intorno.
Roma, Smalling è sparito. Rientro nel 2024, ma da capire quando
Appena tre presenze quelle di Smalling con la Roma da inizio stagione, del rientro neanche l’ombra. L’ultima partita risale addirittura al primo settembre, era un Roma-Milan (terminato 2-1 per i rossoneri), l’inglese uscì per un problema fisico, che alla fine si scoprirà essere un infiammazione tendinea.
Da lì l’inizio del calvario. Perchè da quel momento Smalling il campo non lo ha più visto. Il giocatore ha lavorato per recuperare il più velocemente possibile, all’inizio si pensava potesse essere ottobre, poi novembre, ma niente da fare, anzi.
Tanti anche i motivi del recupero lento, vuoi per una soglia del dolore bassa, ma anche una questione di scelte. Perchè Smalling segue un suo stile di vita, è vegano e non vede di buon occhio l’utilizzo dei medicinali. Tradotto, avanti con la terapia conservativa, anche se non sta parlando i risultati sperati.
La Roma sta cercando di spingere per l’operazione, ma anche da questo punto di vista l’inglese non è convinto, dato che a 34 anni finire sotto i ferri vorrebbe dire più tempo per recuperare e dunque perdere quei restanti scampoli di carriera.
Vedendo dunque la situazione nel suo insieme, ad oggi il rientro di Smalling è previsto sicuramente per il 2024, ma da capire quando. Di base febbraio è il mese più plausibile, ma non è escluso che i tempi possano essere ancora più lunghi, arrivando addirittura a marzo.
La Roma si tutela
Una situazione che non lascia serena la Roma, ma che sta infastidendo sempre di più Mourinho, che dal suo centrale si aspettava tutt’altro atteggiamento, meno rinunciatario. Ovviamente il problema non è da poco, ecco perchè la dirigenza sta riflettendo sul da farsi. Tradotto, guarda al mercato invernale.
Perchè la Roma è in piena corsa per un posto in Champions e ancora può dire la sua in Europa League. Servono tante forze, ed evitare giocare sempre a ranghi ridotti, specie a gennaio. Perche Smalling non c’è, saranno presenti solo Llorente, Mancini e Ndicka che però si assenterà per la Coppa d’Africa.
Lo Special One non vuole continuare ad adattare Cristante al centro, occhi dunque a ciò che il mercato potrà offrire. I nomi ci sono, da Theate (Rennes) a Dier (Tottenham), anche se il nome forte ad oggi è quello di Oumar Solet del Salisburgo.
Il centrale è in scadenza con il club austriaco (2025) e non ha intenzione di rinnovare il contratto. Vuole cambiare aria, così come sottolineato dalle sue recenti parole: “Ho bisogno di fare uno scatto e crescere come calciatore, trasferirmi in uno dei maggiori campionati e iniziare a giocare grandi sfide”.
Parole che lasciano poco spazio ad interpretazioni, così come quelle sulla sua possibile destinazione preferita: “Mourinho è l’allenatore ideale, anche per far crescere un giovane. Mi darebbe una grandissima sensazione lavorare con lui perché mi farebbe certamente migliorare”. Più chiaro di così si muore.