Il Consiglio dell’ONU ha programmato una riunione d’emergenza sulla scia delle tensioni fra Venezuela e Guyana per la sovranità sulla regione dell’Esequibo, ricca di materie prime.

Continua la tensione fra Venezuela e Guyana sull’Esequibo

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha programmato per domani 9 dicembre 2023 una riunione di emergenza dopo le tensioni fra Venezuela e Guyana. La decisione è stata presa in seguito alla richiesta del governo di Georgetown sulla scia del referendum che si è tenuto in Venezuela, che rivendica la regione dell’Esequibo. Come riferisce anche RaiNews.it, il ministro degli Esteri guyanese Hugh Hilton Todd ha accusato il Venezuela di violazione della Carta ONU.

Guyana, pressione alta al confine con il Venezuela per l’Esequibo

Le parole del ministro fanno eco a quelle del Presidente della Guyana Irfaan Ali, che ha ordinato al Venezuela di non intraprendere azioni finché la Corte Internazionale dell’Aia non si sarà pronunciata sulle pretese dei due governi. Il Venezuela, che ha condannato le parole del Presidente, ha invitato la Guyana a riprendere il dialogo per giungere ad una soluzione.

Esequibo, lo scontro Venezuela-Guyana può costituire un problema continentale

A prendere posizione è stato anche Luis Almagro, segretario generale dell’Organizzazione degli Stati americani. Almagro ha affermato come il governo di Maduro continuerà a promuovere azioni illegali contro la Guyana, come appunto il recente referendum del 3 dicembre. Per il numero uno dell’OSA, in ogni caso, le azioni del Venezuela costituiscono non solo un pericolo per Georgetown ma anche per l’intera America Latina ed i Caraibi.