Incrociato a “Più libri più liberi“, il tradizionale salone della piccola e media editoria alla Nuvola di Fuksas, nel quartiere dell’Eur a Roma, anche Enrico Mentana è intervenuto sull'”uomo del giorno”: Mario Draghi. Quante possibilità ci sono di vedere l’ex premier alla carica di presidente della Commissione europea come si sta da ore vociferando? Per il direttore del tg La7 ben poche.

Draghi per il dopo Von Der Leyen? Mentana: “Nessuno è indispensabile e dovrebbe decidere il governo Meloni”

Se il vicepremier Tajani parla di assai probabile conferma della candidatura di Ursula Von Der Leyen da parte del Ppe, Mentana pone l’accento anche su una questione di alternanza.

“Nessuno è indispensabile – dice all’inviato di Tag24 Thomas Cardinali – E comunque ragioniamo su una indiscrezione giornalistica (lanciata da “Repubblica”, ndr). Bisogna vedere se Macron vorrà davvero proporre Draghi. Questi nel frattempo resta riserva della Repubblica e bisogna vedere quanto sia disponibile ad accettare una tale investitura. Ma, a parte questo, ci siamo battuti tutti affinché i governi non fossero ammucchiate di forze di diverso orientamento. Ora che siamo tornati all’alternanza spetterà all’attuale esecutivo Meloni decidere chi mandare in Europa. So che c’è un buon rapporto tra Meloni e Draghi, vedremo”.

Il direttore del tg La7 parla da “Più libri, più liberi”: “Leggere è un alimento importante che non fa ingrassare”

Nessuno è indispensabile, nemmeno Draghi (che, tra l’altro, non vede con ottimismo i destini europei…). È indispensabile però la lettura. Esordisce proprio così Mentana.

“Il mio libro preferito – rivela – è ‘Il maestro e margherita‘ di Bulgakov. L’importanza di leggere sta nel fatto che abbiamo gli occhi e questi, oltre a vedere, ci servono per leggere. Un alimento importante e che non fa ingrassare”.