Cos’è lo Skiplagging? Si tratta di una tecnica usata per risparmiare sull’acquisto di biglietti aerei utilizzata specialmente da chi deve affrontare lunghi spostamenti.

La tecnica viene adottata anche da chi è obbligato per esigenze di lavoro, ma si sta diffondendo anche tra i turisti in vista del Capodanno 2024.

Sebbene ci siano in alcuni casi enormi vantaggi economici, la tecnica non è esente da rischi e bisogna pertanto fare molta attenzione.

Cos’è skiplagging: come funziona

Lo skiplagging permette di risparmiare anche notevoli somme con piccole accortezze al momento della scelta del volo.

Il caro dei biglietti ha infatti frenato il turismo alla scoperta di luoghi esotici o mete in città d’arte a grande distanza dalla nostra. Ecco perché il fenomeno dello skiplagging sta prendendo sempre più piede e potrebbe diventare un nuovo modo di intendere gli spostamenti su ampia scala.

Il vantaggio infatti è di effettuare la tratta aerea desiderata risparmiando rispetto alla tariffa proposta dalla compagnia scelta.

Non si tratta dunque di una semplice comparazione del costo del biglietto di diverse aziende di trasporto aereo e nemmeno di scegliere giorni specifici in cui il traffico meno intenso abbassa notevolmente i prezzi unitari.

Lo skiplagging è invece la ricerca di un volo che faccia opportuno scalo in una città che in realtà è la nostra meta finale.

Capita infatti molto spesso che la stessa compagnia aerea metta un prezzo più elevato per una meta di grande interesse mentre se la stessa città rientra nella necessità di fare uno scalo il costo risulta decisamente inferiore.

Non importa dunque quale sia la destinazione finale del volo perché noi scenderemo all’aeroporto dello scalo senza più imbarcarci.

Nell’individuare il biglietto più convivente non si deve considerare la durata complessiva del viaggio. Molte volte infatti il prezzo non è proporzionale ad un tragitto più lungo.

Secondo le analisi fornite dagli esperti, questo modo di viaggiare consentirebbe un risparmio anche del 20% rispetto al metodo tradizionale.

I consigli da seguire

La tecnica tuttavia non è esente da rischi e in alcuni casi può comportare conseguenze anche più dispendiose rispetto al volo diretto. Ecco perché bisogna stare molto attenti, seguire alcuni semplici regole e soprattutto essere sufficientemente elastici per far fronte ad eventuali imprevisti.

La regola fondamentale per il viaggio con skiplagging è portare con sé il solo bagaglio a mano.

Qualunque valigia depositata in stiva infatti non sarà prelevabile all’aeroporto di scalo ma verrà riconsegnata dagli addetti solo all’arrivo finale. Per questo motivo, se vogliamo scendere prima occorrerà mettere tutto quello di cui avremo bisogno nel piccolo trolley a mano.

Attenzione quindi alle regole di ogni compagnia aerea per questo tipo di bagagli. In alcuni casi ci sono limitazioni non solo sulle dimensioni ma anche sul peso.

Bisogna pertanto fare una scrupolosa scelta dei vestiti ed accessori da portare in vacanza o nel viaggio di lavoro. Se non si rispettano queste regole, il personale di controllo all’imbarco vi obbligherà a riporlo in stiva con conseguenze molto fastidiose.

Cos’è lo skiplagging: i rischi

Un altro fattore di rischio nasce dalle decisioni da parte delle compagnie aeree che potrebbero modificare l’aeroporto di scalo per qualsiasi esigenza. Può perciò accadere che la tratta venga rivista anche a ridosso della data di partenza con poco preavviso.

D’altronde il biglietto acquistato promette l’arrivo ad una città specifica e lo scalo è solo un punto di appoggio per esigenze tecniche. Di per sé infatti non ha senso scendere alla tappa intermedia e pertanto la compagnia aerea non si preoccupa di cambiare il programma previsto purché si arrivi per tempo alla destinazione finale.

Infine, la compagnia aerea potrebbe poi accorgersi che non siamo più a bordo dopo lo scalo. Seppur sia una ipotesi abbastanza infrequente, l’azienda potrebbe annullare qualsiasi altro titolo di viaggio che abbiamo già acquistato. Per questo motivo è meglio evitare di comprare il biglietto di ritorno con la modalità di skiplagging e con la stessa compagnia.

La tecnica infatti non è ben vista dalle aziende di trasporto aereo che potrebbe inserire il nome del viaggiatore in una black list o cancellare i nostri punti accumulati. Non esisterebbe invece il rischio di subire azioni legali in quanto la legge non vieta di abbandonare il volo in una tappa di scalo.