Il Merge di Ethereum se da un lato ha cercato di risolvere il problema rappresentato dalla mancanza di scalabilità del meccanismo di consenso Proof-of-Work, ne ha creato però un altro, quello collegato all’impossibilità di sbloccare gli ETH messi in staking da parte degli utenti.

Il problema si è poi risolto nel passato mese di aprile, permettendo lo sblocco dei token, ma resta comunque un corollario di non poco conto. Chi intende partecipare al processo di scelta dei nodi, infatti, deve comunque lasciare in deposito 32 ETH.

Considerato come al cambio odierno si tratti di oltre 75mila dollari, è facilmente intuibile come bloccare una somma di questo genere sia un obbligo difficile da sostenere. Per cercare di risolvere questo problema è quindi stato varato Lido Staked ETH.

Lido Staked ETH: di cosa si tratta?

Lido Staked Token (stETH) è un token derivato liquido che viene utilizzato al fine di consentire ai detentori dei coin messi in deposito di partecipare comunque alle opportunità della DeFi. In pratica, grazie ad esso è possibile mettere in staking la valuta virtuale e ricevere le ricompense previste sulla Ethereum Beacon Chain senza però perderne il controllo.

A rendere possibile tutto ciò è il fatto che ogni ETH puntato su Lido consente al possessore di ottenere in cambio uno stETH. Quest’ultimo, a sua volta, può essere utilizzato come se fosse un normale ETH, per effetto della sua compatibilità con piattaforme DeFi come AAVE e Curve. Può essere oggetto di trading, oppure utilizzato alla stregua di garanzia sulle piattaforme di prestito crypto.

In tal modo chi intende approfittare dello staking su Ethereum non si preclude le opportunità che si potrebbero presentare nel periodo in cui i propri token sono bloccati sulla EVM. Ovviando in tal modo all’illiquidità che ne costituiva il corollario dopo il Merge.

Come funziona Lido Staked ETH

Il funzionamento di stETH si fonda sugli oracoli e sulla funzione rebase. Il saldo dei token stETH viene aggiornato ogni giorno alle 12, sulla base del rapporto dell’oracolo sulle variazioni del prezzo di Ethereum.

La remunerazione degli ETH puntati inizia non appena si avvia lo staking, sotto forma di ricompense giornaliere. A renderlo possibile è il meccanismo di staking socializzato su cui si basa Lido, con rimbalzi che premiano gli staker indipendentemente dal posizionamento dei token. Il wallet oggetto dell’operazione, inoltre, sarà ribilanciato in automatico, senza alcuna transazione di accompagnamento, grazie al fato che i premi sono legati a uno sconto sul saldo.

Il rebase di stETH, a sua volta, è compatibile con varie piattaforme di finanza decentralizzata. In tal modo chi lo detiene può ricevere ricompense aggiuntive puntandolo sui protocolli che lo supportano. Se gli importi in questione sono inferiori a quelli previsti per lo staking su Ethereum Beacon Chain, si tratta pur sempre di risorse aggiuntive.

Va anche sottolineato come Lido permetta di partecipare allo staking di Ethereum senza dover detenere almeno 32 ETH. In cambio prevede una commissione pari al 10% sulla ricompensa per lo staking, suddivisa tra la piattaforma DAO, gli operatori del nodo e un fondo assicurativo.

Le prospettive per il futuro

Lido Staked ETH si è configurato sin dall’inizio come una soluzione liquida per lo staking di Ethereum. In particolare ha cercato di dare risposte ai problemi collegati ad esso, a partire dalla conseguente illiquidità dei token bloccati.

Dopo l’aggiornamento Shangai questi problemi si sono risolti con lo sblocco dei token in staking. È però rimasta l’impossibilità di partecipare al picchettamento su Ethereum per chi non possieda almeno 32 ETH. Una problematica cui cerca appunto di rispondere stETH.

Proprio questa caratteristica, collegata al funzionamento della Ethereum Virtual Machine, continua a rappresentare il punto di forza di Lido Staked ETH. Tale da prefigurarne nel futuro una possibile crescita rispetto al 201° posto al momento detenuto nella classifica di settore.