La decentralizzazione è una delle basi ideologiche dell’innovazione finanziaria. Si tratta di un principio codificato all’interno del white paper di Satoshi Nakamoto che nessuno, in ambito crypto, ha mai osato contestare.
Al tempo stesso, però, la gran parte dei progetti che sono nati sbandierando questo principio, nei fatti hanno dimostrato di non essere in grado di conseguirla nella realtà. Basti pensare in tal senso proprio a Bitcoin, ove il mining Proof-of-Stake è stato presto monopolizzato da poche realtà, quelle società minerarie che hanno grandi risorse finanziarie da poter destinare alle risorse computazionali da utilizzare.
Per cercare di spezzare questa dinamica, sono sorte le Decentralized Autonomous Organization, che hanno avuto un successo sempre più largo. Di cosa si tratta?
DAO: cosa sono e cosa si propongono
Le DAO sono organizzazioni senza una vera e propria autorità centrale, un amministratore delegato, che si muovono secondo i principi indicati da un codice stilato nel momento della loro creazione.
la loro nascita, quindi, risponde all’esigenza di dare vita a sistemi di controllo in grado di assicurare maggiori livelli di democrazia. La loro gestione viene per questo affidata ai membri presenti al loro interno, che possono decidere di cambiare le regole stilate soltanto tramite una votazione.
Per partecipare a una di esse è necessario dotarsi dei cosiddetti governance token. Ovvero quei coin che conferiscono automaticamente il diritto di partecipare ai processi decisionali che avvengono al loro interno.
Il principio su cui si reggono queste comunità è l’assoluta parità di ogni membro. Le regole sono indicate in smart contract e devono quindi rispondere a determinate condizioni. Non serve di conseguenza alcun leader a dirigere e monitorare quanto accade.
DAO: cosa serve per il loro funzionamento?
In linea teorica, le DAO sembrano rispondere perfettamente alle istanze di parità e democrazia su cui sono nate le criptovalute. A patto, naturalmente, che ogni aspetto sia curato in maniera da aiutare la comunità a conseguirle, non ad ostacolarle.
Se lo smart contract è l’aspetto più importante, lo strumento chiave per la formazione della DAO è il token di governance. Ad esso, infatti, è legato il diritto di prendere parte ai processi di governo.
Un coin di questo genere, però, potrebbe rivelarsi scarsamente attrattivo per chi intende approfittare delle potenzialità di un progetto. Proprio per questo, solitamente, i token sono chiamati a cumulare tale funzione con quella di utilità. Possono cioè essere impiegati anche per il pagamento di commissioni e altri servizi presenti in una determinata blockchain.
Così come è fondamentale la presenza di una folta comunità. Una presenza che è peraltro decisiva per le sorti del progetto, come dimostra il caso eclatante di Dogecoin, il meme coin che proprio dalla sua fedele e vasta comunità ha tratto la forza per una clamorosa affermazione sul mercato.
Quali sono i vantaggi
Le DAO sono in grado di assicurare un ampio ventaglio di vantaggi. Il primo dei quali è rappresentato dalla trasparenza, che troppo spesso latita nella criptoeconomia. Le decisioni sono prese tramite voto e coinvolgono tutta la comunità, con la pratica impossibilità di controllarne l’esito da parte di pochi soggetti.
Considerati i ripetuti fork che si sono verificati dopo contrasti di carattere ideologico, per le realtà che adottano il principio delle organizzazioni autonome decentralizzate si tratta di un vantaggio di non poco conto. Anche perché serve a rinsaldare uno spirito comunitario che può rivelarsi molto prezioso nelle fasi laterali del mercato.
Infine, un ulteriore vantaggio di carattere finanziario. La possibilità di prendere decisioni tramite votazioni i cui criteri sono stabiliti da un contratto intelligente elimina in partenza la necessità di assumere un amministratore delegato. I soldi risparmiati in tal modo possono quindi essere dirottati su voci di spesa come lo sviluppo del progetto o di altro genere.
A fronte di questi benefici, almeno per il momento, non sembrano esserci particolari controindicazioni. Proprio per questo motivo il principio delle DAO si sta allargando sempre di più in ambito crypto.