Sessantanove anni, revenditore d’auto: chi è Francesco Simone, l’uomo ucciso a colpi di pistola in una zona di campagna di Favara, nell’Agrigentino. Il suo corpo è stato trovato senza vita nella giornata di ieri, 7 dicembre. Giaceva in un appezzamento di terra a pochi passi dalla sua abitazione, in contrada Poggio Muto. L’ipotesi è che chi l’ha ucciso conoscesse lui e le sue abitudini e lo abbia colto di sorpresa mentre lavorava, sparandogli al volto a distanza ravvicinata.
Chi è Francesco Simone, ucciso a colpi di pistola a Favara
Francesco Simone aveva 69 anni e a Favara, in provincia di Agrigento, era noto a tutti per la sua attività di rivendita di autovetture. Stando ai primi accertamenti effettuati sul suo corpo, trovato senza vita in un appezzamento di terreno in contrada Poggio Muto ieri, 7 dicembre, sarebbe stato raggiunto da almeno tre o quattro colpi di pistola, di cui uno in pieno viso, mentre era impegnato nella raccolta dei frutti.
In attesa dell’esame autoptico, già disposto dalla Procura competente per fare luce sul numero e sulla qualità delle lesioni inferte alla vittima, gli inquirenti si starebbero concentrando sull’analisi dei filmati di alcune videocamere di sorveglianza installate nei pressi della scena del crimine. L’obiettivo è capire se possano fornire elementi utili ad individuare e rintracciare il killer del 69enne, forse qualcuno che conosceva lui e le sue abitudini.
Ci si chiede, intanto, quale possa essere stato il movente. Forse degli screzi legati alla sfera di lavoro di Simone? Oppure i suoi precedenti per reati contro il patrimonio e droga?, si chiedono alcuni quotidiani locali. Del caso si occuperà il pm Maria Barbara Cifalinò.
Marito e moglie trovati morti in casa
Era di qualche giorno fa la notizia del ritrovamento dei cadaveri di due anziani, sempre a Favara. I corpi di Paolo Lombardo e della moglie Maria Fiorilli, entrambi 76enni, erano stati trovati senza vita all’interno della loro abitazione di viale Europa da una nipote che, preoccupata di non ricevere loro notizie, era andata a controllare se stessero bene, facendo la terribile scoperta.
Secondo le prime ricostruzioni, che attendono conferma dall’autopsia, eseguita presso l’ospedale San Giovann idi Dio di Agrigento negli scorsi giorni, l’uomo sarebbe morto a causa di un malore. La donna, invece, a causa di una caduta. Sulla sua testa infatti è stata trovata una vistosa ferita. L’ipotesi è che sia inciampiata correndo per soccorrere il marito, riportando lesioni mortali.
In casa, insieme agli anziani, c’era il cane di famiglia, rimasto con loro dopo il trasferimento dei figli, che vivrebbero rispettivamente in Toscana e in Germania.
Donna sfregiata con l’acido dal marito
Non sono gli unici casi agrigentini saliti alla ribalta delle cronache in pochi giorni. Di qualche giorno fa è anche la notizia dell’aggressione subita da una 50enne da parte del marito, con cui era in fase di separazione. Sembra che la donna, attualmente in condizioni stabili, lo avesse denunciato per maltrattamenti e che da un po’ fosse stata trasferita in una comunità protetta, come previsto dal codice rosso in questi casi.
Tornata a casa per recuperare degli oggetti personali, si sarebbe imbattuta nell’uomo, che era a conoscenza del suo arrivo e le avrebbe teso un agguato, gettandole sul viso e sulle spalle dell’acido e restando a sua volta ustionato. Domani, 9 dicembre, si terrà nei suoi confronti l’udienza di convalida del fermo. Intanto in ospedale è piantonato h24. Agli inquirenti che lo hanno ascoltato ha riferito di essere innocente e di essere stato lui la vittima. Ma nessuno, per via dei suoi precedenti, gli ha creduto.