Il governo ucraino denuncia un imponente attacco di missili russi su Kiev, distrutti prima che colpissero la capitale. Lo riferisce il capo militare della città Sergy Popko : “Dopo una pausa di 79 giorni, il nemico ha ripreso gli attacchi con missili da crociera Tu-95MS”.

Mosca riprende l’offensiva su Kiev: missili sulla capitale distrutti dalla difesa ucraina

Mosca ha sferrato un’imponente offensiva contro la capitale ucraina questa mattina, lanciando alla volta di Kiev missili sganciati da un aereo strategicoTu-95MS. L’antiaerea ucraina è intervenuta riuscendo a distruggerli prima che potessero colpire la città. L’accaduto è stato riportato da fonti ucraine. In particolare, l’agenzia di stampa ucraina Unian riporta le parole del capo militare della città, Sergy Popko: “Dopo una pausa di 79 giorni, il nemico ha ripreso gli attacchi con missili da crociera Tu-95MS. In precedenza, circa 10 bombardieri avevano lanciato missili da crociera del tipo X-101/555/55 da Engels sull’Ucraina. Nessun obiettivo nemico ha raggiunto la capitale grazie ai mezzi di difesa aerea“.

In base a un rapporto diffuso oggi dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine, la Russia avrebbe “perso 337.220 soldati in Ucraina dall’inizio della sua invasione su vasta scala il 24 febbraio 2022”, aggiungendo che “Questo numero include 990 vittime nell’ultimo giorno”. Il rapposrto indica anche che “5.626 carri armati, 10.508 veicoli corazzati da combattimento, 10.591 veicoli e serbatoi di carburante, 8.057 sistemi di artiglieria, 919 sistemi di razzi a lancio multiplo, 605 sistemi di difesa aerea, 324 aerei, 324 elicotteri, 6.136 droni, 22 navi e barche e un sottomarino”.

Casa Bianca esprime preoccupazione per l’Ucraina: “Le risorse stanno per finire”

Dopo il monito espresso ieri dal presidente americano Joe Biden, il quale aveva avvertito il parlamento americano che Putin, se rieletto, non si sarebbe fermato all’invasione dell’Ucraina, arriva oggi anche quello di John Kirby. Il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale ha infatti ricordato al Congresso che le risorse a disposizione di Kiev stanno per finire, circostanza estremamente rischiosa in un momento cruciale dello scontro con la Russia.

Una preoccupazione che si allinea a quella del presidente Usa e che arriva come reazione allo stallo del Congresso americano sugli aiuti da destinare a Kiev. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale di sicurezza e difesa ucraino, ha così reagito su X all’andamento della discussione americana sugli aiuti: “L’Ucraina non abbandonerà la difesa di un solo pezzo di terra, indipendentemente da come gli altri Paesi voteranno le proposte a nostro sostegno”.