Come si calcola il rendimento netto di un BTP? I BTP sono Buoni del Tesoro Poliennali sono titoli obbligazionari emessi dallo Stato italiano che hanno una scadenza che oscilla tra i tre ed i 30 anni.

Il guadagno che l’obbligazionista incassa alla scadenza è dato dalla sommatoria del capitale investito e dall’ammontare degli interessi maturati alla scadenza del titolo. Nel calcolo del rendimento è necessario distinguere tra rendimento cedolare e rendimento netto del Btp.

Scopriamo in questa guida come si calcola il rendimento netto di un BTP, ovvero un Buono del Tesoro Poliennali.

Come si calcola il rendimento netto di un Buono del Tesoro Poliennale?

Ci sono due differenti tipologie di rendimento di un BTP: il rendimento effettivo del titolo obbligazionario ed il flusso cedolare, che rimane costante nel tempo.

Questi valori differiscono tra di loro: il rendimento del BTP si basa sulla posizione del mercato in cui si colloca e la cedola, che viene staccata con cadenza regolare e rappresenta una fonte sicura di guadagno.

Per il calcolo del rendimento netto del BTP è necessario utilizzare la seguente formula:

2C + [(R – P) / n] : (R + P) / 2

R è il capitale rimborsato netto alla scadenza del titolo, C è il valore cedolare, P è il prezzo pagato quando è stato acquistato il titolo obbligazionario.

Come si determina il rendimento del BTP?

I Buoni del Tesoro Poliennali si distinguono dalle altre tipologie di titoli obbligazionari per alcune caratteristiche. Il buono può essere ceduto anche prima della scadenza e gli interessi vengono riconosciuti al detentore del buono tramite il pagamento di cedole semestrali.

Per calcolare il rendimento del BTP è necessario considerare il tasso di interesse, le spese di acquisto ed il costo dell’apertura del conto titoli. Oltre a queste variabili, è necessario tenere debitamente conto anche del prelievo fiscale, l’imposta sul capital gain e l’imposta sullo scarto di emissione.

Calcolo rendimento di un BTP: quali sono i fattori che incidono?

Sul calcolo del rendimento di un BTP impattano le spese di acquisto del titolo obbligazionario stesso, le imposte sulle cedole, le imposte sullo scarto di emissione e le imposte sul capital gain.

Calcolo rendimento di un BTP: variazione prezzo e mercato secondario

Per calcolare il rendimento di un BTP è necessario tenere debitamente conto del mercato secondario: una delle modalità di acquisto di un BTP è proprio quella di rivolgersi al mercato secondario. Come qualsiasi altro titolo obbligazionario e oggetto di trading online, i BTP son soggetti ad una variazione di quotazione data dall’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato secondario.

Il valore nominale di un BTP equivale a 100, una volta emesso il titolo inizia a fluttuare, con la possibilità che lo stesso valga di più o di meno di 100. In questo periodo in cui l’inflazione “corre”, i tassi di interesse sono piuttosto generosi, di conseguenza, nessun titolo obbligazionario vale meno del valore nominale. Ecco perché la domanda per questi titoli obbligazionari è piuttosto elevata.

Se si acquista i BTP direttamente dallo Stato si pagherebbe il valore nominale, ma lo Stato quando emette un titolo lo manda in asta ed il prezzo parte da 100 e si arresta al valore del prezzo sul mercato secondario.