Tutto è pronto per Juventus-Napoli. Appuntamento all’Allianz Stadium domani sera, con fischio di inizio alle ore 20.45. Un big match sentito, una rivalità importante tra le due società e soprattutto tra le due tifoserie e una partita che potrà dire molto in ottica scudetto. Per commentare Juventus-Napoli, Patierno, regista e noto tifoso azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Juventus-Napoli, Patierno a Tag24
Nato a Napoli, studia e si laurea in architettura, ma dopo aver realizzato alcuni servizi televisivi per la RAI, qualche spot e alcuni videoclip, si rende conto che il suo mondo è dietro a una macchina da presa. Francesco Patierno inizia la sua carriera lanciandosi nel campo dei documentari e presto conosce l’amore per il cinema. Regista originale e poliedrico, ha realizzato film impegnati di grande successo, che gli sono valsi premi importanti, ma ha stupito anche con pellicole più leggere e comiche. Il suo ultimo lavoro, ‘Improvvisamente a Natale mi sposo’, con Diego Abatantuono e tanti altri, è appena uscito nelle sale cinematografiche. Accanto al cinema, la passione per il calcio e soprattutto per il Napoli, Francesco non perde mai l’occasione di andare a vedere la partita allo stadio. Per commentare Juventus-Napoli, Patierno è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Domanda classica: dopo la prestazione con l’Inter arriva Juventus-Napoli, che cosa ti aspetti da questo big match?
“È una partita che sento molto, con la Juventus c’è una rivalità molto pesante. Io la scorsa settimana ero allo stadio per Napoli-Inter e devo dire che ho visto una squadra viva. È una partita che probabilmente avremo perso a prescindere, ma che è stata condizionata a mio avviso da due gravi errori arbitrali. Il Napoli sta tornando ad avere una parvenza di squadra e sono contento che sia stato scelto Mazzarri come traghettatore per poi rinnovare nella prossima stagione. È una squadra in crescita e per domani sono fiducioso. Credo che il più grande problema della squadra al momento sia una condizione fisica non ottimale, figlia di una preparazione inadeguata in estate. Quando questa preparazione migliorerà e si registreranno le cose in difesa, visto che mancano entrambi i terzini, probabilmente torneremo a vedere un bel Napoli. Qualcosa di positivo però l’ho già visto”.
Il problema fondamentale però è che la Juventus non lascia lo stesso spazio che ha concesso l’Inter. Temi questo fattore?
“Questo è il gioco della Juventus non di questa stagione, ma di sempre. È una squadra che tecnicamente ammazza il gioco e poi ti segna quel gol, magari negli ultimi minuti, e vince la partita. Mediamente vince con uno scarto minimo. Sicuramente questo può essere un problema, ma a mio avviso il problema più grande che avremo domani è Orsato. È un arbitro che detesto e che a mio avviso andava radiato dopo quel famoso Inter-Juventus e il fallo di Pjanic che meritava il rosso. Era il Napoli di Sarri e in quell’occasione abbiamo perso il campionato. La cosa più grave è che Orsato è un ottimo arbitro e in quella gara dimostrò malafede”.
C’è qualcuno in particolare che ti preoccupa della Juventus?
“So che domani tornerà Danilo, che sta fuori da un po’ per infortunio. Ma come dicevi tu, mi preoccupa soprattutto questa concretezza estrema che non diverte gli spettatori appassionati. Loro sono capaci di spezzare continuamente il gioco avversario, più che creare il loro. E poi la Juventus ha degli ottimi giocatori, Chiesa ad esempio è devastante quando si invola sulla fascia. Vlahovic forse non ha mai espresso del tutto il suo potenziale, ma è sempre pericoloso, come lo è anche Milik che noi abbiamo avuto e conosciamo bene. È una squadra che ha belle individualità e sono sempre quelle a risolvere la partita”.
Quella di domani per il Napoli è una gara da dentro o fuori per la lotta scudetto?
“Ti parla un tifoso che anche sul 5 a 0 pensa ancora che la partita sia recuperabile. Questo per dire che, con quello che ci è capitato quest’anno con Garcia, ho messo da parte l’ambizione scudetto e ho iniziato a ragionare partita dopo partita. Sono tornato a divertirmi, cosa che non era mai successa con Garcia. È un allenatore che non mi è mai andato giù e che ha dimostrato una presunzione e un’arroganza estrema. Ha distrutto in un secondo una squadra eccezionale e sono usciti fuori retroscena interni che hanno dimostrato grande antichità, dal punto di vista tecnico, di questo allenatore che a mio avviso era già in pensione. Il ritorno di Mazzarri è stato per molti tifosi un ritorno caldo”.
Quindi sei contento del ritorno di Mazzarri?
“Mazzarri riesce ad avere un ottimo rapporto con i calciatori, ci lavora bene e li migliora. È comunque un traghettatore ma a mio avviso era il nome migliore, presente sulla piazza, che il presidente potesse scegliere”.