Puff Daddy accusato di violenza sessuale? Ancora? Tutto vero e confermato e non trovano fine i guai giudiziari del noto rapper e produttore musicale che per anni è stato il compagno di Jennifer Lopez. Tutto nasce da una precisa denuncia di una donna che gli ha intentato causa perché sostiene che lui e altri due uomini nel 2003 la violentarono in uno studio di registrazione di New York, quando lei aveva appena 17 anni. Un capo d’accusa pesantissimo, trattandosi (allora) di una minorenne, che diventa ancor più pesante se si pensa che si va a sommare alle altre tre presunte vittime che nelle scorse settimane hanno accusato il magnate dell’hip-hop sempre di violenza sessuale. Finale d’anno coi botti. Ecco come stanno le cose allo stato dell’arte.
Puff Daddy accusato di violenza sessuale, la denuncia
Al momento sono agli atti le parole della presunta vittima che, secondo la sua ricostruzione, all’epoca frequentava l’undicesimo anno di una scuola superiore in un sobborgo di Detroit, quando incontrò in un locale esclusivo Harve Pierre, l’allora presidente dell’etichetta discografica Bad Boy Entertainment di Puff Daddy. Fu proprio quest’uomo, secondo il racconto, a portarla su un jet privato a New York, in uno studio di registrazione dove le furono date droghe e alcol fino a renderla incapace di decidere lucidamente se fare o meno sesso. Non solo. L’accusa di stupro a Puff Duddy si basa sulla violenza di gruppo: oltre al musicista, infatti, sembrano essere coinvolti nel crimine lo stesso Pierre e un altro soggetto non ancora svelato ai media. Stando alla stampa statunitense, il caso è concreto tanto che esistono delle fotografie della donna, allora ragazza, seduta sulle ginocchia del rapper che, secondo l’accusa, erano state scattate proprio la notte in questione al Daddy’s House Recording Studio.
La replica di Daddy
L’ennesimo polverone mediatico, a cui Daddy è abituato, è già alto e il diretto interessato non è rimasto con le mani in mano. Ha pubblicamente negato tutto, dichiarandosi innocente anche per le precedenti accuse. Ecco il comunicato con cui lo ha fatto:
“Nelle ultime due settimane, sono rimasto seduto in silenzio e ho guardato le persone che cercavano di assassinare il mio personaggio, distruggere la mia reputazione e la mia eredità. Accuse disgustose sono state mosse contro di me da persone in cerca di un rapido guadagno. Vorrei essere assolutamente chiaro: non ho fatto nessuna delle cose orribili che mi vengono accusate. Combatterò per il mio nome, la mia famiglia e per la verità.”
Puff Daddy accusato di violenza sessuale, le parole degli avvocati della vittima
A finire sotto accusa è il sistema che il rapper avrebbe creato per soggiogare giovani donne. Come affermato dagli avvocati della vittima, infatti, l’imputato e i suoi complici avrebbero preso di mira un’adolescente vulnerabile delle scuole superiori perché rientrava in un programma di traffico sessuale che prevedeva di fornirle droghe e alcol, per poi trasportarla con un jet privato a New York City dove sarebbe stata stuprata in gruppo dai tre imputati individuali, nello studio del signor Sean Combs, nome vero del produttore magnate della musica hip hop. Uno dei legali della donna, Douglas Wigdor, ha così chiuso il colpo mediatico:
“La depravazione di questi atti abominevoli ha, non a caso, segnato la nostra cliente per tutta la vita.”
Sembrano lontani i tempi in cui Puff Daddy e J-Lo, sempre in grande forma, erano una coppia innamorata ed affiatata.
Ecco uno dei più grandi successi musicali di Puff Daddy “I’ll be missing you”: