Boccia il Pd, ma boccia anche Italia Viva e – chissà – anche i Cinque Stelle, per i quali non ha mai nascosto le proprie simpatie, consegnandogli anche un voto pesante alle ultime Politiche. Il fiorentino Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena e da tempo insostituibile maitre-a-penser per sinistra, centrosinistra e più genericamente tutto ciò che in Italia non sia sovranismo, destra, ecc. ecc., sulle pagine del “Fatto Quotidiano” dice la sua sulle prossime Comunali in salsa fiorentina e la butta lì: “Perché non una lista civica?” (parafrasando).
Montanari e le Comunali a Firenze: “C’è spazio per una lista civica”, ma lui non si candida. Forse
Se alla fine – scrive Montanari – i candidati fossero Funaro per il Pd, Saccardi per Italia Viva e l’ineffabile direttore degli Uffizi Schmidt per la destra-destra (è l'”asso nella manica” su cui punta la Lega, ndr), ci sarà molto spazio per una lista civica che raccolga le personalità e le forze che in questi anni si sono battute contro la fine di Firenze come città, l’eclissi della questione sociale, il turismo come puro consumo distruttivo, il patrimonio culturale come parco giochi dei ricchi.
Il rettore, insomma, pensa soltanto a una lista civica o piuttosto la sta lanciando? È il grande interrogativo, nonostante esattamente un mese fa abbia detto, per ribadirlo oggi, di non volersi candidare, aggiungendo che il mandato da rettore scadrà nel 2027.
“L’idea di Renzi e Nardella è quella del si salvi chi può”
Sarebbe un segnale nazionale, e saremmo in tanti a impegnarci (io non come candidato sindaco), perché l’idea di società di Renzi e Nardella è quella del “si salvi chi può”, ed è ora di tornare alla visione di don Lorenzo Milani per cui “sortirne da soli è avarizia, e sortirne insieme è politica”.
Di Tomaso Montanari Tag24 ha già parlato, tra l’altro, per la questione delle bandiere a mezz’asta per Berlusconi e per il “faccia a faccia” con Stefano Bandecchi a “Il muschio selvaggio”.