A Terni gli animi della politica si infuocano sempre più sulla discussione che riguarda il progetto di rilancio dell’Acciaieria Ast e che vede protagonista il triangolo Ast – Governo e Regione Umbria – Comune. Il piano del Gruppo Arvedi che prevede un investimento da un miliardo di euro nel corso del tempo coinvolge il Comune di Terni per quanto riguarda la discarica, ma le preoccupazioni di Stefano Bandecchi sono più a largo raggio e il suo è un ragionamento da Primo cittadino della città e anche da imprenditore perché sa di cosa parla.

Le opposizioni hanno annunciato battaglia dopo quanto dichiarato dal Sindaco Bandecchi, ma, evidentemente, non hanno ascoltato bene le sue parole, anzi hanno risposto per slogan senza andare a vedere cosa realmente prevede il piano per le acciaierie che, per forza di cose, coinvolge la città per l’inquinamento, per l’ambiente e per tutti quelli che vivono a Terni.

Ast di Terni, Bandecchi: “Il Comune non c’entra nel progetto e si sapeva, ma la discarica e l’aria che respiriamo sì”

Per questo Bandecchi non riesce a credere alle risposte che ha dato la destra, che governa non solo lo Stato Centrale ma anche quello regionale umbro, e la sinistra, che è quella che ha governato per decenni. E la situazione delle acciaierie e soprattutto quella ambientale non è mai cambiata anzi, è peggiorata negli anni. “Ho visto le risposte date dalla politica di destra e di sinistra – ravvisa il Sindaco Stefano Bandecchie sono sconcertato nell’apprendere che chi negli ultimi 5 anni ha guidato il comune di Terni, cioè la destra, non fosse a conoscenza di nulla e accettasse quello che succede. Ora fanno una grande festa per il fatto che il governo di destra e la Regione di destra hanno ottenuto un grande risultato, ma non capisco dove sia il grande risultato“.

Stefano Bandecchi non ce l’ha con il gruppo Arvedi, tanto che spiega: “Riconosco ad Arvedi di essere un grandissimo imprenditore, del resto non lo è diventato da quando è venuto a Terni, il suo gruppo non è interessante a livello nazionale e internazionale solo perché è venuto a Terni. Arvedi è un imprenditore di grande successo, un gruppo importante, ha preso l’acciaieria di Terni per fare un acciaio di valore, quindi fa il suo lavoro, fa i suoi investimenti e trae i suoi profitti“.

Ed ecco che sottolinea un aspetto che destra e sinistra ignorano o fanno finta di ignorare. Le opposizioni si riempiono la bocca, facendo festa e applausi per l’accordo su Ast, per quello che ha fatto il Governo, ma fanno i vaghi e non vanno ad analizzare il problema, il progetto, che non prevede posti di lavoro in più, e già solo questo basterebbe per arricciare il naso, figuriamoci il resto. E il Sindaco Bandecchi rincara la dose: “Ora non so come la giunta precedente non si sia accorta di quelle paroline messe sempre al posto giusto ed espresse in maniera sempre sincera da Arvedi: non ci sarà incremento del personale. Quindi la città di Terni non troverà un maggior numero di lavoratori all’interno dell’acciaieria Ast. E’ stato detto con chiarezza che il grande progetto di rinnovo industriale tende a diminuire i dipendenti e Arvedi ha sempre sottolineato che tenterà di salvare più dipendenti possibili e che non ci saranno licenziamenti. Questa onestà imprenditoriale forse non è mai stata capita da una politica che scarseggia di acume e questo vale a livello nazionale, regionale e comunale a Terni“.

La politica dovrebbe fare delle cose buone e proporre alternative a quello che si vede tutti i giorni e da anni, anche e soprattutto con accordi industriali che, andando a vedere bene, nascondono tanto altro, ma la politica attuale si ferma solo in superficie e non va ad analizzare tutto il resto e tutto il contorno che è assai più profondo e netto di quello che destra e sinistra vogliono far apparire.

La convergenza tra le due “fazioni” dovrebbe far insospettire più di qualcuno, per questo Stefano Bandecchi pigia il tasto sempre sullo stesso punto: “Resto ancora più meravigliato rispetto a ciò che dice la sinistra che con l’acciaieria ha sempre avuto a che fare e quindi negli ultimi 20 anni, prima dei 5 anni di una giunta di destra, ha amministrato a lungo il Comune di Terni. Il problema della discarica di Terni è sempre stato conosciuto da tutti. L’inquinamento delle falde acquifere parte da tanti anni fa e che ha una serie di progettualità antiche. Se oggi volessimo fare un lavoro di riequilibrio ecologico ben fatto quella discarica andrebbe totalmente azzerata, andrebbe chiusa dentro locali ermetici e, se non si vuole inquinare l’acqua in futuro, andrebbe fatto lo stesso lavoro che viene fatto con le scorie nucleari. Non sono radioattive le scorie ferrose, ma finché non si esauriscono quel ferro tornerà nella terra e quindi andrà ad inquinare le falde acquifere. Che questa sia una novità mi sembra strano“.

Bandecchi: “Se non ci sarà un piano industriale che soddisfi il Comune di Terni, il Comune si reputerà insoddisfatto…”

Il coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e Sindaco di Terni Stefano Bandecchi prende molto sul serio quello che sta accadendo e quello che accadrà se non si fanno le cose per bene e spiega: “Destra e sinistra hanno scoperto ora che il Comune di Terni non entra in questa situazione progettuale, che è dell’imprenditore, dello Stato italiano e della Regione. Lo abbiamo sempre saputo. Il sindaco oggi di Alternativa Popolare ha ragione a volersi occupare della città. Prima di tutto perché a gennaio cambieranno una serie di leggi su ciò che c’è nell’aria, quindi si rischia anche di andare in galera e bisogna che il Comune si occupi di queste cose. Inoltre, la discarica è del Comune di Terni, è sui nostri terreni e rientra nell’accordo che viene fatto dalla Regione e dallo Stato. Quindi non capisco tutta questa fretta di dire che il Comune non c’entra nulla e non serve la firma. E’ vero, ma se si respirerà un’aria che fa schifo a Terni, ci saranno dei problemi“.

Se non ci sarà un piano industriale che soddisfi il Comune di Terni – ha annunciato Stefano Bandecchi -, il Comune si reputerà insoddisfatto. E per quanto riguarda la discarica, per me è naturale che debba essere fatta e messa a posto dal gruppo Arvedi, ma è anche vero che lo Stato e la Regione dovranno collaborare. Decidano loro cosa fare, certo è che i ternani si beccano l‘inquinamento che arriva da quelle scorie ferrose che sono ammassate in quella discarica. Certo è che la discarica va messa a posto, certo è che non sarà il Comune a metterla a posto. E quindi, come tutti sanno, l’acciaieria è ferma ormai se non si guadagneranno altri spazi, quindi si dovranno fare i conti con il Comune per guadagnare altri spazi.

Nessun ostacolo e nessuna voglia di esser d’intralcio, ma le cose devono essere fatte con la giusta misura e soprattutto fatte per bene, tanto che Stefano Bandecchi anche su questo è chiaro, cristallino: “Il Comune di Terni ha i suoi esperti, che sono tra i massimi esperti anche nazionali per quanto riguarda questa sicurezza. Se il progetto ci darà grande soddisfazione, perché non dovremmo firmarlo? Io sono per l’acciaio italiano. Se qualcuno mi chiedesse se dobbiamo avere l’acciaio a Terni, io direi che Terni potremmo anche farla diventare tutta un’acciaieria, però voglio anche che l’Italia non abbia i guai che ha tutti i giorni. Io amo l’acciaio, però amo anche i cittadini ternani che giustamente hanno dei diritti“.

Bandecchi: “Vedo gente che troppo in fretta si mette a ridere delle disgrazie dei ternani”

L’accordo – sottolinea Stefano Bandecchi si potrà fare se tutti insieme, governo, regione e impresa privata Arvedi, troveranno il modo per mettere a posto la discarica momentaneamente. Governo e Regione non hanno pensato minimamente alla città e ai cittadini, ma semplicemente a quei cittadini che oggi sono occupati nell’acciaio. Per me dovrebbero crescere di almeno 10mila, invece ci accontentiamo che rimangano uguali. Poi però dovremmo parlare di chi pulisce la città di Terni, che è fortemente inquinata da scorie ferrose che in certi casi hanno fatto chiudere scuole, asili, ecc… Qualcuno dovrà pagarla la pulizia di Terni, non so se sarà l’Ue, lo Stato italiano o chi ha l’acciaieria, ma so che la battaglia continuerà. Vedo gente che troppo in fretta si mette a ridere delle disgrazie dei ternani. Destra e sinistra mi danno la nausea per la loro scarsa capacità di fare politica per i cittadini. Come se i voti loro li prendessero da cani e gatti. Loro dovrebbero pensare al benessere dei cittadini, invece mi sembra che pensino solo alle loro poltroncine“.

Il Sindaco di Terni Stefano Bandecchi ribadisce ancora una volta che non ha nulla contro il gruppo Arvedi, ma ci tiene a ribadire alcuni aspetti che destra e sinistra non stanno calcolando nella maniera più assoluta, e anche questo da un lato non sorprende, ma dall’altro stupisce come si possa continuare a fare politica sempre nel medesimo modo, ovvero parlando per slogan e non occupandosi della situazione in tutte le sue facce: “Arvedi fa l’imprenditore e lo fa nella maniera giusta, deve portare a casa dei grandi utili da Terni, lo sta facendo e sono felice per lui perché rappresenta la grande impresa italiana. Ma da sindaco penso a quali siano i vantaggi per la città di Terni. Non ci sarà un posto di lavoro in più, ci sono centinaia di operai collegati all’acciaieria che sono senza un posto di lavoro. Sicuramente si risolverà tutto, ma questa è una speranza. Destra e sinistra non capisco di cosa stiano parlando. I sindacati sono in gran parte nella mia stessa posizione perché non conoscono né il progetto di come si metterà a posto la discarica, né il progetto industriale di Arvedi che riguarda l’aspetto occupazionale e quale sia l’inquinamento che l’acciaio porta“.