Chi è Toto Wolff? Il suo nome è apparso su tutti i giornali dopo che la FIA ha cominciato ad indagare proprio sull’azionista e team principal della Mercedes.
Il caso, scoppiato pochi giorni fa, rischia ora di avere forti ripercussioni sul mondo dell’automobilismo anche e soprattutto in vista del prossimo Mondiale.
L’indagine riguarda principalmente un possibile conflitto d’interesse che prende in considerazione il passaggio di informazioni sensibili e riservate alla Formula 1 di cui altre scuderie non possono disporre.
Chi è Toto Wolff: la biografia
Toto Wolff nasce il 12 Gennaio del 1972 a Vienna. Sua madre è di origine polacca mentre suo padre è austriaco di origini rumene.
Cresciuto in città ha studiato in una scuola francese il Lycée Français de Vienne, nonostante non la sua famiglia non fosse particolarmente benestante.
Oggi Wolff parla molte lingue tra cui: il tedesco, l’inglese, il francese, l’italiano, lo spagnolo e il polacco.
Durante la sua infanzia, quando Toto aveva solo 8 anni, i suoi genitori si separarono a causa di una diagnosi di cancro al cervello del padre che pochi anni dopo lo ha portato alla morte.
Della sua vita privata si sa che Wolff è sposato con l’ex pilota scozzese Susie Stoddart dalla quale, nel 2017 ha avuto un figlio, Jack. Toto ha poi già due figli nati da un precedente matrimonio.
Ora insieme alla sua famiglia vive a Ermatingen, paese sul Lago di Costanza in Svizzera.
Wolff è inoltre, a capo della Mary Bendet Foundation, associazione creata in ricordo di un compagno di scuola e nata con lo scopo di migliorare la qualità della vita di molti bambini svantaggiati.
Wolff ha studiato all’Università di Economia di Vienna negli anni ’90, senza concludere gli studi e ha lavorato in una società di investimenti a Mosca. Ha poi lavorato nelle vendite per l’azienda siderurgica Koloman Handler.
La carriera
Dopo una visita all’amico e pilota, Philip Peter, Wolff decide anche lui di intraprendere quella carriera.
Completa la formazione presso la Lechner Racing School e acquista una Seat Ibiza che lo accompagnerà nella sua prima esperienza di guida.
Nel 1992 finalmente inizia la sua carriera da pilota. Prima nella Formula Ford austriaca, poi nella Formula Ford arrivando a vincere la 24 Ore del Nurburgring.
A un certo punto però Wolff decide di concludere la sua carriera a causa di un gap finanziario ma anche dell’alto livello degli altri piloti.
Dopo una pausa durata diversi anni, nei primi 2000 in alcune occasioni l’ex pilota è tornato a correre nelle gare amatoriali.
La vita da manager
Nel 1998 Wolff fonda, insieme a Rene Berger, la società di investimento Marchfifteen alla quale seguono, la Marchsixteen aperta nel 2004 e la Next March GmbH nel 2007.
Inizialmente queste società erano incentrate principalmente sul mondo di internet e della tecnologia ma nel 2003 hanno cambiato rotta, concentrando gli investimenti in società industriali di medie dimensioni.
Molte delle attività di Wolff hanno continuato a riguardare il mondo dei motori e lo hanno portato a conoscere molti dei responsabili del programma Junior Mercedes. Attraverso loro, nel 2006 Wolff ha acquisito una partecipazione del 49% della società quotata l’anno seguente in borsa.
Wolff è poi stato coinvolto nella gestione di piloti quali Bruno Spengler, Alexandre Prémat e Valtteri Bottas.
Verso la fine del 2009, Wolff, entra a far parte del consiglio di amministrazione della Williams, scuderia di Formula 1.
Nel 2013 lascia la Williams e diventa dirigente della Mercedes e con il tempo assume anche il coordinamento di tutte le attività sportive del gruppo automobilistico.
Come dirigente della Mercedes, nel 2018 vince entrambi i titoli di F1 con Lewis Hamilton, Formula 2 con George Russell, F3 europea con Mick Schumacher.
Proprio per questi importanti traguardi raggiunti da Wolff, nel 2018 gli è stato assegnato il John Bolster Award direttamente da parte di Jean Todt agli Autosport Awards.
Il successo della Mercedes si è poi espanso anche l’anno successivo assicurandosi il sesto doppio campionato mondiale consecutivo al GP del Giappone.
Wolff è stato l’unico Team Principal ad aver vinto più di cinque campionati consecutivi.