Assorbenti gratis a scuola: è la proposta che arriva da due ragazze di 13 anni di Reggio Emilia per combattere il problema della period poverty che affligge molte donne in Italia e lo stigma legato alle mestruazioni. A sostenere l’iniziativa sono prontamente arrivati due consiglieri comunali di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli.
Chiara Vegliante e Stella Joucoux Pisi, le due studentesse della scuola media Aosta di Reggio Emilia, sabato 9 dicembre 2023 scenderanno in piazza Fontanesi dalle 9.00 alle 13.00 per raggiungere l’obiettivo delle 300 firme necessarie all’approvazione della proposta. Non mancheranno i consiglieri ed è previsto l’arrivo di tantissimi cittadini per sostenere Chiara e Stella, che hanno già raccolto ben 100 firme.
Tag24 ha intervistato il consigliere Dario De Lucia per sapere di più sull’iniziativa che prevede la fornitura di assorbenti gratuiti a scuola e ha fatto quattro chiacchiere con Stella, una delle due giovanissime che ha dato vita alla proposta.
Assorbenti gratis a scuola, De Lucia racconta come è nata la campagna a Reggio Emilia
Il consigliere comunale Dario De Lucia ha raccontato a Tag24 come è venuto a conoscenza della campagna per installare un distributore di assorbenti gratis a scuola – da un’idea di due tredicenni che frequentano le medie a Reggio Emilia, Stella e Chiara – con il fine di abbattere la period poverty e normalizzare il fenomeno delle mestruazioni anche tra i più giovani.
De Lucia ha esordito parlando del primo incontro con Stella e Chiara:
“Tempo fa mi arriva una mail, scritta in modo impeccabile, sia per quanto riguarda l’eloquenza e il linguaggio che per il contenuto politico. Dico ok all’incontro in Comune, dove pensavo di trovarmi davanti un collettivo di femministe. Invece mi arrivano due ragazzine accompagnate dalla mamma di una loro che senza perdere tempo mi dicono: ‘Siamo qui per la campagna sugli assorbenti’. E niente, ci siamo seduti e abbiamo iniziato a programmare tutto. Hanno scritto anche un documento, senza aiuti. E’ stato bellissimo. Sono due ragazzine micidiali”.
D: Come mai avete scelto di sostenere questa iniziativa?
R: Perché è un’azione concreta, non è soltanto l’esercizio di democrazia per avvicinarsi alla politica di due tredicenni, ma è anche un’azione concreta e diretta che va ad aiutare soprattutto le ragazzine che frequentano le scuole medie e che hanno difficoltà – e secondo l’Istat in Italia parliamo complessivamente di 2 milioni di donne – a permettersi gli assorbenti. E’ un aiuto concreto. Abbiamo stimato anche dei calcoli nell’amministrazione comunale ed è una spesa assolutamente sostenibile.
D: In Italia, considerata la situazione presente, una proposta di questo tipo che significato assume secondo lei? Soprattutto perché viene da due ragazze giovanissime
R: Sicuramente rappresenta un gesto di civiltà e un qualcosa che ci dovrebbe già essere, perché se guardiamo gli altri paesi europei – Francia e Regno Unito ad esempio – sono più avanti di noi e sono azioni sostenute da governi, a prescindere dalla destra o dalla sinistra. Una battaglia portata avanti perché giusta. Si tratta di un fenomeno fisiologico: noi pensiamo sia normale che per gli assorbenti venga previsto un aiuto o un contributo.
La risposta di Reggio Emilia e l’impegno di due consiglieri uomini: “Basta con i tabù sulle mestruazioni”
D: In che modo avete scelto di sostenere l’iniziativa? Come procede la raccolta firme?
R: Chiara e Stella sono fantastiche, hanno già raccolto 100 firme. Sabato 9 dicembre 2023 saremo in piazza Fontanesi a Reggio Emila e abbiamo invitato tutti i cittadini, uomini e donne, a venire a firmare. L’obiettivo è molto raggiungibile: il traguardo per portare la proposta in Comune è fissato a 300 firme, ma con ogni probabilità lo supereremo.
D: Come stanno rispondendo i cittadini di Reggio Emilia?
R: Sono tutti contenti, la risposta è assolutamente positiva. I feedback che hanno avuto le ragazze sono stati di approvazione, le persone vogliono venire a firmare, chiedono cosa possono fare per aiutare. Non ci sono state le solite battutine, come spesso succede quando si parla di questi temi. E’ grazie anche allo stile della città di Reggio Emilia, siamo persone serie.
D: Lei e il suo collega Fabrizio Aguzzoli vi state occupando della vicenda. Due uomini che si schierano con una coppia di ragazzine per ottenere gli assorbenti gratuiti a scuola e che parlano di ciclo. Stiamo finalmente riuscendo ad abbattere il tabù delle mestruazioni?
R: E’ un segnale naturale: tutti abbiamo mamme, sorelle, mogli, amiche e figlie che hanno le mestruazioni. Quest’argomento non deve essere un tabù. Se i giovani ci parlano di mestruazioni per avere aiuto e supporto dobbiamo agire. Non abbiamo avuto nessun problema ad infrangere le barriere che rendono “inavvicinabile” questo tema. Siamo uomini adulti ed è giusto che sosteniamo questa causa.
Questa proposta arriverà fino alla Regione Emilia – Romagna perché ci è stato chiesto di fare un’indagine sulla period poverty (ndr. l’impossibilità economica di potersi garantire un’igiene adeguata durante tutto il periodo mestruale attraverso appositi dispositivi sanitari adeguati come assorbenti, tamponi o coppette).
Rispetto a quanto sta facendo il Governo, c’è stato un passo indietro sul tema dell’Iva che ancora grida vendetta. La Meloni era stata in grado di fare qualcosa in cui la sinistra non era mai riuscita, ma poi si è rimangiata tutto nel giro di qualche mese. E’ stato un gesto negativo ed ipocrita. Era partita come un’azione progressista, poi però è finita male e il Governo non ci ha fatto una bella figura.
Per approfondire la questione dell’aumento della tampon tax ecco un’intervista di Tag24 all’associazione Onde Rosa.
Assorbenti gratis a scuola: l’idea di Stella e Chiara
Stella, la ragazza di 13 anni che insieme a Chiara ha dato vita alla campagna per installare un box di assorbenti gratis nella loro scuola a Reggio Emilia ha raccontato a Tag24 come è nata quest’idea e cosa rappresenta per lei questa iniziativa.
D: Come vi è venuta l’idea di far mettere a scuola gli assorbenti gratis?
R: E’ nata da un libro, “E’ tutto un ciclo”, che abbiamo scoperto una volta mentre eravamo in biblioteca. Parla di alcune ragazze negli Stati Uniti e abbiamo notato che loro avevano a disposizione questi distributori di assorbenti e io e Chiara ci siamo dette: ‘Non non li abbiamo, perché non metterli?’.
D: I compagni di scuola e i professori vi hanno aiutato in questo progetto?
R: Sì ci hanno aiutato, alcuni hanno anche firmato la petizione. Adesso ne abbiamo creata un’altra perché possono firmarla solo gli adulti. Sono stati tutti molto contenti e ci hanno supportate.
D: Secondo te cosa significa questo passo per la scuola e per voi ragazze e ragazzi? Può aiutare chi è in difficoltà economica e magari anche chi si vergogna ancora a parlare di mestruazioni
R: E’ un passo molto importante, anche a livello di istruzione, perché in Italia le mestruazioni per molti ancora sono su un tabù. Avere dei distributori potrebbe aiutare a debellare questo stigma, anche per i ragazzi; perché se ne parla troppo poco. E’ un processo fisiologico completamente normale, di cui anche i ragazzi dovrebbero essere al corrente, invece tanti ancora sono schifati. Si parla tanto di femminicidi e diritti delle donne in questo periodo, bisogna parlare di questi argomenti e puntare sull’istruzione.