Il decreto “Anticipi”, in discussione al Senato, riapre i termini di pagamento della Rottamazione quater delle cartelle per chi non ha pagato le prime due rate. Non senza le levate di scudi delle opposizione, il provvedimento darà un’altra chance ai debitori per i propri carichi fiscali e per non perdere il piano di rateizzazione previsto dalla definizione agevolata 2023, la cui domanda era stata presentata entro il 30 giugno scorso e approvata dall’Agenzia delle entrate con comunicazione pervenuta ai contribuenti entro il 30 settembre scorso.
Ci saranno poco più di dieci giorni per pagare e mettersi in regola per fruire dell’azzeramento di sanzioni, interessi e aggi sulle cartelle non pagate tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022.
Rottamazione quater, riapertura per chi non ha pagato le prime due rate: entro quando pagare
Si riapre la Rottamazione quater delle cartelle fiscali rientranti nella definizione agevolata 2023. Il decreto “Anticipi” (Dl 145 del 2023), in sedi di approvazione al Senato dove, durante la mattinata sono ripresi i lavori in attesa dei pareri della Commissione Bilancio, offrirà la possibilità ai contribuenti di poter saldare le prime due rate della Rottamazione, nel caso in cui non si sia provveduto entro le scadenze previste.
In particolare, i versamenti andavano effettuati entro il 31 ottobre 2023, con slittamento a lunedì 6 novembre 2023 per i cinque giorni di tolleranza e il giorno festivo del 5 novembre, ai fini del saldo della prima rata. Ed entro martedì scorso, 5 dicembre, per il pagamento della seconda rata, che riporta la data di scadenza del 30 novembre scorso.
Rottamazione quater pagamento prime due rate entro il 18 dicembre 2023
Il correttivo al decreto “Anticipi” stabilisce, dunque, che “i versamenti con scadenza il 31 ottobre 2023 e il 30 novembre 2023 si considerano tempestivi se effettuati entro il 18 dicembre 2023”.
Di fatto, si tratta di una ulteriore possibilità concessa a chi non sia riuscito a pagare le prime due rate nei termini previsti di potersi mettere in regola con i versamenti e di poter usufruire ancora del vantaggi della definizione agevolata, ovvero dell’azzeramento degli interessi (a eccezione del 2% calcolato a partire da novembre per chi paghi a rate), delle sanzioni e degli aggi.
Definizione agevolata 2023, come effettuare i versamenti delle rate
La richiesta di slittamento delle due scadenze era arrivata da più parti interessate, soprattutto in considerazione della vicinanza delle scadenze delle prime due rate rispetto alle restanti 16. Inoltre, la prima e la seconda rata della Rottamazione quater hanno come importo il 10 per cento ciascuna dell’interno debito fiscale. Ragione per la quale, data anche la contemporaneità di altre scadenze fiscali, si invocava, soprattutto per le partite Iva alle prese con il versamento del secondo acconto 2023 entro il 30 novembre, un maggior margine di tempo per effettuare i pagamenti.
Nei numeri, inoltre, la quarta edizione della Rottamazione offre la possibilità per l’Agenzia delle entrate di programmare un volume di recuperi elevato.
Cartelle, in quanti hanno aderito alla definizione agevolata?
Sono 3,8 milioni, infatti, le richieste di definizione agevolata delle cartelle, un’adesione giudicata “importante” dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo.
Si ricorda che le prossime scadenze della Rottamazione quater delle cartelle sono fissate entro il 28 febbraio (29 febbraio per il 2024), 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ciascun anno, a decorrere dal prossimo anno. Chi non dovesse riuscire a pagare tutte i carichi fiscali inseriti nella domanda di definizione agevolata può scegliere di escludere alcuni debiti mediante il servizio “ContiTu”.