Manca sempre meno agli Australian Open, il primo Major della stagione: Jannik Sinner ci arriva con ambizioni importanti. Dopo aver chiuso l’anno da numero quattro al mondo, essere arrivato in finale delle Nitto ATP Finals e aver vinto la Coppa Davis con l’Italia, il tennista altoatesino vuole continuare a essere protagonista anche nel 2024. Gli ultimi mesi dell’anno hanno dimostrato di poter lottare alla pari con i primi della classe – anche con Novak Djokovic battuto tre volte in dodici giorni – ma nei Major la musica cambia. Jannik Sinner, comunque, ha buone intenzioni in vista degli Australian Open: ma come è stato il suo percorso e quello dei tennisti italiani nei Major?

Sinner agli Australian Open: il suo cammino nei Major

L’Australian Open è alle porte e saranno dieci (almeno per ora) i tennisti italiani nel tabellone principale: tra questi, spicca il nome di Jannik Sinner. Il numero quattro al mondo è reduce da un ottimo momento e si appresta a vivere un 2024 che lo dovrebbe vedere grande protagonista. Il classe 2001 ha messo nel mirino proprio titoli e Major. La scorsa estate, infatti, ha conquistato il suo primo Master 1000 – a Toronto – e ora il prossimo passo – ma decisamente ambizioso – sarebbe quello di provare a conquistare uno slam. Non sarà affatto facile: Novak Djokovic, infatti, ha vinto tre Major su 4 (US Open, Roland Garros e Australian Open) e soltanto un grande Carlos Alcaraz gli ha impedito di conquistare anche Wimbledon (prima volta per lo spagnolo).

La sconfitta della finale delle Nitto ATP Finals ha dato consapevolezze importanti a Jannik Sinner: la strada tracciata è quella giusta, ma servirà ancora crescere e migliorarsi per poter ambire a grandi successi. Anche il suo percorso nei Major, comunque, è in crescita. Il punto più alto è stato raggiunto a Wimbledon. Nella scorsa estate, il classe 2001 è arrivato fino in semifinale, arrendendosi soltanto a Novak Djokovic in tre set. Agli Australian Open, invece, il miglior piazzamento di Sinner sono i quarti di finale dell’edizione del 2022: in quel caso, si è poi arreso in tre set a Stefanos Tsitsipas. Sempre in questa fase del torneo, poi, si è fermato anche ai Roland Garros e agli US Open. Sulla terra rossa francese, ha raggiunto i quarti per tre volte di fila, la prima volta nel 2020. Proprio sul cemento americano, nel 2022, eguaglia Matteo Berrettini come italiano ad aver raggiunto almeno i quarti di finale dei Major. Si arrenderà, poi, a Carlos Alcaraz.

Inoltre, per la prima volta dal 1977, ci sarà un giocatore italiano tre le prime quattro teste di serie in un torneo del Grande Slam. Nell’era Open, Jannik Sinner è il secondo tennista italiano dopo Adriano Panatta (testa di serie nel 1976 e 1977, appunto).

Pietrangeli e Panatta vincitori al Roland Garros: gli altri italiani

Se Jannik Sinner parte con l’ambizione di vincere un Major, due italiani nella storia ci sono riusciti. Il primo è stato Nicola Pietrangeli che ha vinto il Roland Garros. Nel 1959, infatti, il tennista italiano ha trionfato in quella che prendeva ancora il nome di Internazionali di Francia. In finale ha battuto il sudafricano Ian Vermaak. Pietrangeli ha conquistato il titolo anche l’anno seguente, nel 1960. Nell’era Open, invece l’unico tennista italiano a vincere uno slam è stato Anche Adriano Panatta, che ha conquistato una volta il Roland Garros. In finale ha battuto Harold Solomon.

Tra i tennisti in attività, Matteo Berrettini è l’unico tennista italiano ad aver raggiunto la finale di Wimbledon, poi persa contro Djokovic nel 2021. Il romano ha raggiunto le semifinali, entrambe nel 2019, agli US Open e agli Australian Open.