Un Paese in ginocchio per una gigantesca esplosione e una serie di inondazioni. È un grido accorato e preoccupato quello che arriva dal presidente delle Seychelles, Wavel Ramkalawan, che ha ordinato ai propri connazionali di restare in casa (non semplicemente invitato…), dichiarando lo stato d’emergenza.

Seychelles in ginocchio per una grande esplosione e le inondazioni dovute alle forti piogge

L’esplosione è avvenuta nella zona industriale sull’isola di Mahe, mentre gli allagamenti sono dovuti alle forti piogge dei giorni scorsi. Sta di fatto che entrambi gli eventi hanno messo in crisi il paradisiaco arcipelago nell’Oceano Indiano.

A seguito di un incidente nel deposito di esplosivi della Cccl (Civil Construction Company Ltd), che ha causato danni ingenti, e delle gravi distruzioni causate da inondazioni causate dai drammatici agenti atmosferici – riporta una nota del governo – il presidente ha dichiarato lo stato di emergenza per oggi, 7 dicembre.

Stato d’emergenza alle Seychelles significa scuole chiuse, ma non solo.

Solo i lavoratori dei servizi essenziali – continua il comunicato – e le persone in viaggio potranno circolare liberamente. Questo per consentire ai servizi di emergenza di svolgere i lavori essenziali.

Il presidente Ramkalawan ha dichiarato lo stato d’emergenza

Operativi anche l’aeroporto internazionale e il servizio di traghetti tra le isole.

Drammatiche le immagini diffuse finora dai media locali, che parlano di un evento straordinario e della deflagrazione nel deposito della Cccl come colpo di grazia a una situazione già di profonda emergenza.

Le Seychelles, considerate tra le più appetibili mete turistiche per il prossimo Capodanno, stanno già studiando la fase di ricostruzione.