Tra il mutuo a tasso fisso o a tasso variabile cosa conviene? È una domanda che si pongono molti mutuatari alla luce dei continui rialzi previsti dalla BCE.

Con l’ennesimo aumento del costo del denaro deciso dalla Banca Centrale Europea molti mutuatari e potenziali sottoscrittori di contratto di mutui e prestiti si domandano quale sia il mutuo che convenga di più in assoluto. Meglio il mutuo a tasso fisso o a tasso variabile? Cosa conviene di più? Rispondere a questo quesito non è così facile e scontato, ma sono necessarie opportune valutazioni e riflessioni.

Scopriamo in questa guida cosa conviene scegliere tra mutuo a tasso fisso o a tasso variabile: facciamo chiarezza.

Mutuo a tasso fisso o a tasso variabile: quale scegliere?

Con l’ennesimo rialzo dei tassi di interesse dei mutui e dei finanziamenti, molte famiglie italiane si sono trovate a pagare rate sempre più esose. Ciò è vero per tutti coloro che hanno sottoscritto il mutuo a tasso variabile.

Chi sta valutando la possibilità di sottoscrivere un mutuo ipotecario, deve essere in grado di conciliare una rata di importo sostenibile con la capacità di rimborsare tutte le rate previste dal piano di ammortamento nel medio-lungo termine.

Cosa è meglio sottoscrivere un mutuo a tasso fisso o un mutuo variabile? È importante valutare il tasso di interesse, ma anche altri componenti di costo che vanno ad impattare sul TAEG.

Fino al mese di luglio 2022 era molto più conveniente sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, oggi le cose sono cambiate. Si pensi, ad esempio, al tasso Euribor che è passato da -0,5 punti percentuali nel 2021 a oltre 3,3 punti percentuali per quello a 12 mesi.

Per valutare la convenienza nella scelta del mutuo bisogna prendere in considerazione il tasso di interesse, ma anche altri parametri, tra cui:

  • la capacità di produrre reddito nel tempo,
  • l’importo richiesto dal mutuatario,
  • la durata del contratto di mutuo,
  • la propensione al rischio.

Non è semplice dire se sia più conveniente scegliere il mutuo a tasso fisso o il mutuo a tasso variabile. Non è solo questione di tasso di interesse, ma è necessario tenere in considerazione anche altri fattori sopra citati.

A chi conviene il mutuo a tasso fisso?

Tutti coloro che hanno un reddito stabile nel corso potrebbero valutare la convenienza a sottoscrivere il mutuo a tasso fisso, il cui ammontare della rata rimane lo stesso per tutto il piano di ammortamento, a prescindere dalla scelta del mutuo alla francese.

Alla luce dei continui rialzi dei tassi di interesse decisi dalla BCE, è andata meglio ai mutuatari che hanno scelto il mutuo a tasso fisso.

A chi conviene il mutuo a tasso variabile?

Il mutuo a tasso variabile potrebbe rappresentare la migliore soluzione per le famiglie con più redditi e con una buona propensione al risparmio. Un’ottima alternativa da valutare potrebbe essere il mutuo variabile a rata costante.