Il generale Roberto Vannacci torna sul caso del gioielliere condannato a 17 anni di prigione  per aver sparato ai due rapinatori in provincia di Cuneo. Si è espresso ai microfoni di Tag24 con una breve dichiarazione in occasione dell’evento di premiazione Bonifacio VIII ad Anagni, sottolineando l’importanza della legittima difesa.

Vannacci: “Sono empatico nei confronti del gioielliere condannato”

Si è parlato a lungo di Mario Roggero, il gioielliere in provincia di Cuneo che, con un revolver 38 Special, per difendere la sua attività, ha sparato a tre rapinatori il 28 Aprile 2021: soltanto uno, Alessandro Modica, si era salvato con una ferita alla gamba. Gli altri, invece, hanno perso la vita dopo il tentativo di rapina e la repentina reazione del titolare del negozio. Il caso ha acceso un forte dibattito sulla tutela delle vittime di rapina e anche sulla legittima difesa. Sul caso, per Tag24.it si è espresso il generale Roberto Vannacci, in occasione del premio dell’Accademia Bonifaciana spiegando:

“Io non critico quello che fa la magistratura perché è un’altra amministrazione dello stato e non mi permetterei mai di esprimermi di esprimermi su quello che fanno le altre amministrazioni della nostra repubblica. Io ho detto solamente che sono empatico nei confronti di una persona che è stata aggredita e che quindi, perché la magistratura ha valutato tutto, adesso si trova con una pendenza penale.”

Vannacci sul caso del gioielliere a Cuneo: “La legittima difesa dovrebbe essere sempre legittima”

Sappiamo infatti che, per aver ucciso due dei rapinatori, Il gioielliere avrebbe scagliato 5 colpi di revolver verso i i ladri in fuga grazie alle indagini tratte dall’elaborazione delle immagini di videosorveglianza.

Il giudice avrebbe quindi evidenziato i tratti del gesto del gioielliere descrivendoli come un atto deliberato che lo ha portato alla finale decisione di 17 anni di reclusione in carcere.

Vannacci ha commentato così la sua posizione sull’importanza della legittima difesa:

“Ribadisco: chi si difende normalmente dovrebbe essere sempre in grado di potersi difendere, però il caso non lo conosco, non sono un magistrato, non ho esaminato il caso, non ne conosco i dettagli, io asserisco un principio, che continuerò ad esprimere con tutta la mia forza, ovvero che la legittima difesa dovrebbe essere sempre legittima.”