Da una parte cattivo umore, dall’altra tanti sorrisi, i momenti di Gigio Donnarumma e Guglielmo Vicario si possono riassumere in questo modo. Il portierone del Paris Saint Germain e dell’Italia non sta passando un momento felice, il rosso rimediato contro Le Havre ha riacceso le polemiche nei confronti dell’ex Milan, tutto l’opposto se si parla di Vicario.
Perchè a Londra l’ex Empoli è amato da tutti, nessuno escluso. Il Tottenham stravede per lui, così come anche i tifosi, che dopo Lloris hanno trovato nuova sicurezza tra i pali, se non addirittura meglio. Segnali importanti anche in vista Nazionale, dove Spalletti è ancora convinto di Gigio, ma se le cose non dovessero migliorare, ecco che non è follia poter pensare ad un cambio di gerarchie.
Donnarumma e Vicario, umori opposti e destini incrociati. E la Nazionale..
E’ l’azzurro il filo conduttore dei due portieri, e potrebbe essere un fattore non indifferente in vista di Euro2024. Girone difficile quello con Spagna, Corazia e Albania, bisognerà arrivare all’appuntamento preparati e con alcune certezze a seguito, una di queste riguarda la porta.
Lì non si può sbagliare, in estate servirà sigillare la rete a doppia mandata, ecco perchè le prestazioni di Donnarumma e Vicario stanno passando sotto la lente d’ingrandimento del ct Spalletti. E inevitabilmente il grosso è rivolto a Gigione. Una stagione a singhiozzo la sua, il portiere campano non sta riuscendo a trovare continuità di rendimento, alterna buone prestazioni ad errori da matita blu.
Fanno più rumore quelle rispetto alle parate salva risultato, anche perchè Donnarumma è arrivato a Parigi con i gradi di grande talento che non si sta esprimendo come tale. Prima l’errore contro il Monaco, che per sua fortuna non ha creato problemi dato che poi il Psg ha vinto 5-2. Poi la papera in Champions League contro il Newcastle, con la squadra parigina che è riuscita a riacciuffare il pareggio all’ultimo con Mbappè.
Infine il rosso con Le Havre, con un’entrata killer che non ha lasciato scampo al cartellino rosso nei suoi confronti. Tre indizi che fanno una prova, e adesso Donnarumma è finito nel centro della critica, ancora più feroci dato che la pazienza nei suoi confronti comincia a finire.
L’opposto di ciò che sta accadendo a Vicario. Al Tottenham il portiere friulano è assoluto protagonista. Non solo sta confermando quanto mostrato all’Empoli, ma è riuscito a crescere ancor di più dal punto di vista della sicurezza e della lettura, diventando una saracinesca. Miracoli a non finire, e quotazioni che crescono, solo complimenti per lui. E adesso il discorso relativo alla nazionale diventa più attuale che mai.
Una porta per due
Il tempo passa, il momento delle scelte si avvicina, e il margine d’errore si assottiglia sempre più. Perchè Spalletti osserva, e i bonus a un certo punto finiscono. Quelli di Donnarumma sembrano essere terminati, così almeno sembra essere dopo le parole di Spalletti: “Lui ha bisogno di mettere mano a sé stesso, perché fa vedere ogni tanto di perdere di continuità. C’è solo un modo per mantenere il livello sul lungo periodo: allenarti e disciplinarti bene a livello mentale”.
Un discorso dai contorni di allarme, nonostante il tecnico di Certaldo abbia difeso più volte il portiere del Psg. Ma se non dovesse arrivare un cambio di passo, ecco che Vicario titolare sarebbe la logica conseguenza. Lui però non ci pensa, lavora e basta, così come confermato proprio nel post Italia-Ucraina. Donnarumma fischiato da tutto San Siro, Guglielmo che lo abbraccia dopo il triplice fischio.
“Il mio è stato un gesto spontaneo, perché con quella maglietta lì rappresentiamo un popolo, una Nazione, quindi penso che bisogna andare oltre le questioni che riguardano i club. Io e Gigio abbiamo un ottimo rapporto, ma il bene comune è quello della Nazionale ed era importante vincere quella partita lì“. Solo il tempo alla fine darà la risposta finale, intanto le lancette dell’orologio scorrono.