Il ministro della Difesa Guido Crosetto torna alla Camera dei Deputati a spiegare e motivare le recenti vicende che coinvolgono il discusso generale Roberto Vannacci, in un question time dovuto all’interrogazione presentata dal deputato Riccardo Magi di +Europa.

Crosetto al question time sulla nomina di Vannacci a Capo di Stato Maggiore: “Incarico di staff, privo di proiezioni esterne alla Difesa”

Tutto normale e nulla di cui scandalizzarsi, in attesa che l’inchiesta faccia il suo corso.

Questo, in sintesi, l’esito del question time che si è tenuto oggi, 6 dicembre 2023, alla Camera dei Deputati, in cui il ministro della Difesa Guido Crosetto ha fornito la sua spiegazione dietro alla recente promozione del generale Roberto Vannacci, autore dell’ormai famigerato libro ‘Il mondo al contrario’.

Un testo che ha gettato nell’imbarazzo lo stesso Crosetto, con affermazioni nelle quali si criticavano gli omosessuali (“Normali non lo siete […] La normalità è l’eterosessualità. Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionale“) o i neri, con il riferimento alla campionessa di pallavolo Paola Egonu (“Italiana di cittadinanza, ma è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“), da lui stesso considerate “farneticazioni” e “opinioni che screditano l’esercito, la Difesa e la Costituzione“.

A seguito di un’interrogazione del segretario di +Europa, Riccardo Magi, il ministro della Difesa spiega cosa abbia portato il generale a essere nominato Capo di Stato Maggiore ottenendo, di fatto, una promozione. Crosetto dapprima minimizza, dicendo che non c’è nulla di strano in tale nomina.

“In merito all’incarico recentemente assegnato al generale, esso è in linea con il suo ruolo, con il suo grado e le esperienze maturate“.

Per poi puntualizzare che, in realtà, si tratterebbe solamente di un “incarico di staff“. Un tentativo di ridimensionarne la portata?

“Ma voglio rettificare un errore: Vannacci non è stato posto alle dipendenze del Capo di Stato maggiore dell’esercito, bensì del vice comandante delle forze operative terrestri. Avrà quindi il ruolo di capo staff dello Stato maggiore comando delle forze operative terrestri. Un incarico di staff, dunque, privo di proiezioni esterne alla Difesa“.

Crosetto sull’inchiesta disciplinare: “Necessaria la riservatezza”

Il ministro della Difesa dedica, infine, la conclusione del suo intervento all’inchiesta disciplinare che vede coinvolto il generale, affermando, sostanzialmente, di non poter rispondere per non pregiudicare la riservatezza necessaria all’indagine.

“Sono obbligato a ribadire la rigorosa necessità di riservatezza dell’inchiesta, prevista dalla normativa vigente e indispensabile per assicurare la compiutezza dell’attività istruttoria, la serenità della valutazione dei fatti, a garanzia della persona oggetto dell’inchiesta”.